Ashampoo_Snap_sabato 8 febbraio 2025_11h26m27s_001_

Il Bandecchismo è un fenomeno sociale culturale e politico nato ufficialmente nel maggio del 2023 all’indomani delle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale di Terni che hanno incoronato con un largo consenso Stefano Bandecchi, già Presidente della Ternana Calcio e patron del Gruppo Unicusano, al ruolo di Sindaco di Terni.
Negli articoli precedenti , il “Bandecchismo, I e II parte, abbiamo isolato il fenomeno politico legato al manager livornese approdato a Terni, tramite il controllo della squadra di calcio, per realizzare il Progetto Stadio/Clinica (ristrutturazione delle Stadio Calcio cittadino e realizzazione di una Clinica da convenzionare con il Sistema Sanitario Nazionale).
Nell’articolo il “Bandecchismo III” parte siamo andati a guardare gli effetti del “fenomeno” Bandecchi sulla società rilevando nella comunità civile di Terni una graduale transizione da un Modello sociale fondato sul diritto di cittadinanza ad un Modello corrotto (in senso pareriano) e degenerato verso forme di sudditanza e soggezione al sistema di potere.
Non è difficile, del resto, scorrendo i titoli che hanno accompagnato le esternazioni maciste, patriarcali, omofobe e sessiste del Politico e Sindaco Bandecchi non restare colpiti dai silenzi che li hanno accompagnati.
Associazioni, centri sociali organizzazioni della società parallela, paladine estreme dei diritti sociali sono rimaste silenti e timide rispetto a violenze verbali che farebbero rabbrividire chiunque rendendo la città di San Valentino ed i suoi abitanti ridicoli e complici.
Difficile, del resto, non restare senza parole di fronte ad una delle dispute più recenti del primo cittadino che ha brandito, per tacitare un cittadino polemico davanti la piazza della sede del Comune, non l’arma del confronto né quella della retorica ma l’ormai collaudata “sputazzata” capace di colpire obiettivi anche a distanze di due metri ed il tutto sotto l’occhio vigile di una guardia del corpo e di due Agenti della Polizia Municipale.
Nel “Bandecchismo IV” parte “il declino” che mi auguro sia l’ultimo della seguitissima serie, ci occuperemo del tramonto del fenomeno, dell’uomo politico, del Manager e del Sindaco di Terni.
La notizia che ha colpito nei giorni scorsi l’opinione pubblica locale riguarda la messa in mobilità di 250 dipendenti del Gruppo Unicusano in seguito alla chiusura delle due emittenti televisive del Gruppo.
Una chiusura addebitata, senza mezze parole, dal Sindaco di Terni alla indagine della Guardia di Finanza che ha sequestrato al Gruppo Unicusano per presunte evasioni della Ires oltre ventidue milioni di euro per gli esercizi 2016-2021 e altri pignoramenti potrebbero aver luogo per gli anni successivi.
L’indagine della Guardia di Finanza, riconducendo la natura della Università Unicusano a ente commerciale, ha di fatto messo in luce non soltanto le evasioni fiscali contestate ma anche il tallone di Achille del Gruppo: il fatto cioè che buona parte delle società e attività del Sindaco sono finanziate dalle rette degli studenti della Università Telematica Nicolò Cusano. Circostanza che evidenzia da un lato possibili intenti elusivi della normativa fiscale e dall’altro anche opzioni contabili contrarie allo spirito di una sana gestione operativa.
È bastato, infatti, il sequestro milionario disposto sui conti della Società Unicusano per avviare una crisi di liquidità che ha portato nelle scorse settimane alla chiusura delle sue emittenti televisive, Cusano Italia TV (canale 122 del dt), Cusano News 7 (canale 234 del dt) ed a lasciare per strada 250 dipendenti che è logico pensare non riguardino soltanto le emittenti televisive ma anche il personale della struttura universitaria.
Un dato pertanto grave che deve essere messo in relazione causale con ulteriori vicende, nel frattempo emerse, che andremo a considerare.

La prima, riguarda il forte ridimensionamento politico registrato nei consensi elettorali del partito Alternativa Popolare che Bandecchi ha collegato alla sua galassia.

Nelle elezioni amministrative del Maggio 2023 Bandecchi, sostenuto da quattro liste civiche, prese oltre 13.000 voti al primo turno e meno di 20.000 al secondo turno, diventando Sindaco della Città di Terni con il 56% delle preferenze e l’assegnazione e di tutti i 20 seggi disponibili.
Nelle elezioni europee del 2024 Il Sindaco, che governa con un monocolore, nella Circoscrizione Terni e Provincia, ha potuto contare su quasi 5.000 preferenze.
Nelle ultime elezioni regionali, infine, i voti sono stati poco meno di 6.000.
È evidente che il sostegno degli elettori di Bandecchi ad Alternativa Popolare, dal dato del Maggio 2023, è sceso del 65% nelle elezioni europee ed del 56% nelle più recenti elezioni amministrative.
Un dato deludente e destinato a rimanere tale.
Bandecchi ci ha messo molto a metabolizzare la sconfitta e soprattutto ad accettare il fatto che l’onda di consensi su cui ha costruito la sua ascesa nel 2023 è forse finita per sempre e cosa non meno importante è che non è riuscito neanche a costruire una classe dirigente credibile.
Prova ne è che il capolista di Alternativa Popolare, il suo fidato vice sindaco, nelle elezioni eregionali, in qualità di capolista ha portato a casa soltanto 1/3 dei voti di lista.
Le sconfitte elettorali sono molto di più di una cifra “meno” nelle statistiche. Nel sistema Bandecchi, che ruota intorno alla imprenditoria collegata a Università, Sanità e Calcio, il consenso elettorale consente il funzionamento dell’intero modello sistemico.

Il Progetto Stadio Clinica, ossessione del manager dal primo momento in cui è sbarcato nel comprensorio ternano, è al tempo stesso un’operazione capace di generare enormi flussi di cassa, consentire le autorizzazioni richieste per avviare facolta universitarie telematiche nel settore medico e rendere più stabile l’intreccio tra interessi pubblici e privati.
La perdita del consenso elettorale diventa così la prima tessera del mosaico che ritrae il tramonto del bandecchismo.

La seconda vicenda riguarda la normativa sulla formazione universitaria.
Nei mesi scorsi il è stato firmato il decreto Bernini contenente le linee guida per uniformare l’offerta formativa tra le università telematiche e le università pubbliche e private che richiedono moduli formativi sincroni cioè la presenza “fisica” degli studenti nelle attività didattiche e nelle prove di esame.
Il decreto, in realtà, persegue l’obiettivo di una regolamentazione della didattica a distanza per uniformare i parametri quantitativi e qualitativi su standard di eccellenza.
Le novità principali sono riassumibili nella introduzione di una quota minima di lezioni sincrone pari al 20%, l’introduzione dell’obbligo di effettuare gli esami in presenza e, ultimo ma non meno importante, il rafforzamento dei controlli ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca istituita presso il MUR).
L’ANVUR sulla base del DM 6 del 2019 effettua delle verifiche di accreditamento periodico per verificare gli standard quali-quantitativi delle università e dei centri di ricerca.
L’Università Unicusano nella ispezione del 2015 viene sottoposta ad un giudizio condizionato alla soluzione di “criticità” riscontrate, che sembrano venire risolte, tuttavia, nella ispezione successiva del 18 dicembre 2020.
È evidente che la nuova ispezione per i controlli che dovrebbero rinnovare l’accreditamento periodico del polo universitario di Bandecchi e che dovrebbe avvenire entro la fine del prossimo anno, evidenzierebbe una serie di problematiche (…legate principalmente alle questioni giudiziarie in corso…) e quindi un cartellino rosso scontato con tutte le catastrofiche conseguenze che ne deriverebbero.
Il declino del Bandecchismo non si esaurisce a quanto fin ora evidenziato.
C’è, infatti, una terza vicenda.
Con l’arrivo di Stefano Bandecchi a Terni alla guida della squadra di calcio, una delle più antiche d’Italia, come abbiamo detto, inizia a prendere forma il Progetto Stadio/Clinica.
Un intervento di circa 70 milioni di euro che riguarderebbe il rifacimento dello Stadio di Calcio Libero Liberati (cinque settori, due tribune e tre curve) per totali 18.000 posti tutti al coperto e la realizzazione di una clinica privata su una superficie di circa 43.000 mq con una capacità di circa 203 posti letto.
La Giunta ed il Consiglio comunale precedenti, a guida leghista, sembrarono entusiasti dell’iniziativa e nella delibera del 13 maggio 2021, la numero 139, il Progetto Stadio Clinica venne approvato e definito di “pubblico interesse”.
Qualche mese più tardi il Consiglio Comunale con delibera numero 43 del 20 Aprile 2022 conferirà la cittadinanza onoraria di Terni a Stefano Bandecchi con la seguente motivazione:
“per meriti sportivi e per aver dimostrato una straordinaria vicinanza alla città di Terni….”.

Riconoscimento opinabile ma non è questo il punto. Facciamo un passo indietro e più precisamente torniamo al 25 febbraio 2020, data nella quale Bandecchi, con una quota del 100%, fonda a Cipro la società di investimento Unicusano Global Alternative Investement Plc con un capitale di 125.000 quote (di valore nominale pari ad 1 euro ad azione) e la possibilità di raccogliere fondi fino a 1.5 miliardi di euro da investire in operazioni “alternative” che per definizione sono rappresentate da partecipazioni in sanità, ricerca, real estate, transizione green, utilizzo dei Fondi del PRNN e così via.
Di questa società opaca Bandecchi non ha mai voluto dirci cosa c’è dentro.
Sappiamo però che è stata costituita qualche mese prima, della definizione
del progetto Stadio Clinica come opera pubblica e che verrà asseverata in Italia dopo 6 mesi dalla presentazione definitiva del Progetto da parte della Ternana Calcio effettuato il 6 Febbraio del 2022.
Di questa società conosciamo anche i bilanci del 2022 e 2023 che assomigliano più ai rendiconti di una officina meccanica di provincia che a quelli di una Società d’investimento autorizzata a raccogliere fino a 1.5 miliardi di euro di capitali da investire in opere diverse.
Alla luce di quanto detto non è insano associare questa Società del Gruppo Unicusano alla struttura del Progetto Stadio Clinica.
Ebbene, la Unicusano Global Alternative Investement Fund plc di Cipro è scomparsa dai radar da qualche mese. Non vi è più traccia del sito internet né vi sono aggiornamenti sulle sue attività “core”.
“Un indizio è un indizio, due sono una coincidenza, tre sono una prova” … (Agatha Christie).
La struttura operativa (finanziario/gestionale) sottostante al Progetto Stadio Clinica a trazione Bandecchi potrebbe essere stata disconnessa e con essa l’utilità marginale del Manager Sindaco e dei suoi accoliti.
Ne sono prova da un lato il graduale allontanamento del Presidente in carica della Ternana Calcio dal Progetto e, dall’altro, la presa di posizione del Partito Democratico che ha chiarito (…mettendo fine alle speculazioni sulle ondivaghe posizioni della neo eletta Governatrice Stefania Proietti sulla questione sanità pubblica e sanità privata…) che il Progetto non è realizzabile per un vulnus regolamentare.
È significativo che il maggior partito della Regione, all’opposizione a Terni, non abbia trovato il tempo in 18 mesi per chiarire la propria posizione sul Progetto Stadio/Clinica.
Lo ha fatto in “articolo mortis” ricorrendo alla enunciazione di vizi formali facilmente raggirabili: la valutazione di un’opera complessa ideata come un unicum mentre può essere agevolmente pensata come la somma di due opere architettoniche realizzabili in tempi diversi e con modalità di finanziamento miste.

La fine di Bandecchi è, infine, la somma dei fallimenti, uno dietro l’altro, del Politico, del Sindaco e del Manager.

La domanda che è lecito porsi, in queste momento è come si esce da questo groviglio di trame ingarbugliate?

Le soluzioni sono molteplici e non agevoli.

La prima opzione, per Bandecchi, a più immediata, sarebbe quella di continuare a rivendicare la primogenitura del progetto per reclamare il valore del terreno di proprietà della Ternana Calcio femminile (di proprietà a sua volta di Bandecchi).
Tuttavia, per chiudere una simile transazione, occorre un compratore e il nuovo Presidente della Ternana non sembra interessato a legittimare il ruolo del Manager/Sindaco.
La seconda opzione potrebbe riposare sulla vendita della Università Unicusano prima della citata verifica quinquennale per evitare il commissariamento da parte del MIUR.
Soluzione anche questa non agevole perché in capo alla Università insiste un pignoramento di circa 20 milioni di euro e pertanto senza l’accordo del Tribunale il deal non avrà luogo.
L’immagine di un politico imprenditore in stato di ipossia politica, finanziaria e patrimoniale inizia a fare capolino anche per i lettori più distratti.

Rimane, allora, una solo ipotesi: prendere tempo, negoziare con gli oppositori una tregua e recuperare (anche con proposte a prima vista assurde come l’esenzione della tassazione per i nuovi residenti nel comprensorio ternano per 15 anni…) terreno con gli investitori, da sempre vicini all’uomo, assicurando comunque la realizzazione del Progetto Stadio Clinica, a questo punto con tempi diversi, garantendo, nel contempo, se non la solidità finanziaria quanto meno la stabilità del Governo cittadino attraverso un accordo sotteso con il centro sinistra che, in cambio di un insano realismo politico, potrà riprendersi la città di Terni anche se, fino alla fine del mandato, resterà rappresentata da un poliedrico commediante: il Sindaco manager Stefano Bandecchi.

WP to LinkedIn Auto Publish Powered By : XYZScripts.com