corrado faletti
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Betapress: Buongiorno, Professor Corrado Faletti. È un piacere averla qui con noi. Il suo libro “Non c’è più religione” sta facendo discutere molto, soprattutto per la sua visione moderna dell’animismo universale. Potrebbe spiegarci come è nato l’interesse per questo concetto e perché crede che stia tornando così fortemente alla ribalta oggi?

 

Corrado Faletti: Grazie a voi per l’invito. Il mio interesse per l’animismo nasce dal riconoscimento di un bisogno sempre più evidente nella nostra società: quello di sentirsi connessi non solo con gli altri esseri umani, ma con tutto ciò che ci circonda. L’animismo, che tradizionalmente attribuisce un’anima o una forza vitale a tutti gli elementi della natura, dalle piante alle rocce, dagli animali agli elementi atmosferici, risponde a questo bisogno. In un’epoca caratterizzata da una crescente alienazione tecnologica, molti stanno riscoprendo questa visione come un modo per ricostruire un senso di appartenenza e di armonia con il mondo.

 

Betapress: Nel suo libro, lei ha ampliato il concetto di animismo, portandolo a un nuovo livello di consapevolezza e struttura. In che modo ha fatto questo?

 

Corrado Faletti: L’animismo tradizionale era spesso interpretato in chiave superstiziosa, come un residuo di credenze primitive. Nel mio lavoro, ho cercato di presentare l’animismo non come una semplice superstizione, ma come una filosofia di vita strutturata e consapevole. Ho proposto una rilettura moderna dell’animismo, dove l’idea di un’energia vitale che pervade l’universo è combinata con le attuali conoscenze scientifiche e filosofiche. Ho esplorato come questa energia possa essere vista come un elemento unificante che collega tutti gli esseri viventi e come questa visione possa portare a una maggiore consapevolezza ecologica e spirituale.

 

Betapress: È interessante che lei, da teologo con riconoscimenti internazionali, abbia dedicato un capitolo del suo libro ai simbolismi religiosi nei film di fantascienza. Può spiegarci come ha trattato questo argomento?

 

Corrado Faletti: Grazie ma Teologo forse è un po’ troppo, ci sono Teologi ben più accreditati.  Il cinema di fantascienza, con la sua capacità di esplorare mondi alternativi e realtà parallele, è spesso un terreno fertile per l’espressione di simbolismi religiosi e spirituali. Ho analizzato come questi film utilizzino simboli che possono essere ricondotti all’animismo e ad altre tradizioni religiose per raccontare storie di connessione, redenzione, e trasformazione. Per esempio, la rappresentazione della “Forza” in Star Wars può essere vista come un’evoluzione moderna dell’animismo, dove una forza universale interconnette tutti gli esseri viventi. Ho anche discusso come queste rappresentazioni influenzino la nostra comprensione del sacro e del divino in un contesto moderno.

 

Betapress: Il suo libro è molto complesso anche per quanto riguarda l’analisi delle principali religioni mondiali. Come ha affrontato questa sfida e quale ruolo gioca l’animismo nella comprensione globale della religiosità?

 

Corrado Faletti: Esplorare le principali religioni del mondo è stato un compito impegnativo ma essenziale per il messaggio del mio libro. Ho voluto dimostrare come l’animismo non sia soltanto una reliquia del passato, ma un concetto che può essere ritrovato, seppur in forme diverse, in molte tradizioni religiose. Ho analizzato come elementi animistici siano presenti nel Cristianesimo, nell’Islam, nel Buddismo, nell’Induismo e in altre religioni, spesso sotto forma di simboli, rituali e credenze che sottolineano l’interconnessione tra l’uomo e la natura. Questa analisi mi ha permesso di mostrare come l’animismo possa fungere da chiave di lettura per una comprensione più profonda della spiritualità globale, favorendo un dialogo interreligioso basato sulla condivisione di valori comuni.

 

Betapress: Nella prefazione del suo libro, Ettore Lembo ha fornito una chiave di lettura molto interessante dei parallelismi presenti nel suo lavoro. Quanto ha influito questa interpretazione sulla struttura del libro?

 

Corrado Faletti: La prefazione di Ettore Lembo è stata davvero preziosa. Lembo ha una capacità unica di cogliere le sfumature e i parallelismi tra temi apparentemente distanti, ma profondamente connessi. La sua collaborazione ha arricchito il mio lavoro, offrendo una prospettiva che ha permesso di vedere il libro sotto una luce diversa. Ha aiutato a dare una coerenza maggiore alla mia esplorazione dell’animismo moderno e della sua applicazione nel contesto contemporaneo.

 

Betapress: Come crede che il concetto di animismo strutturato, come lo ha presentato nel suo libro, possa influenzare il dialogo interreligioso e la spiritualità contemporanea?

 

Corrado Faletti: Credo che un approccio animistico strutturato possa offrire un terreno comune per il dialogo interreligioso, specialmente in un’epoca in cui molte persone si sentono disilluse dalle tradizionali istituzioni religiose. L’idea che tutto sia connesso a un’energia vitale universale può servire da ponte tra diverse tradizioni spirituali, favorendo una comprensione più inclusiva e meno dogmatica del divino. Questo potrebbe aiutare a costruire una spiritualità più olistica e sostenibile, che tenga conto non solo delle relazioni umane, ma anche di quelle con l’ambiente naturale.

 

Betapress: Grazie mille, Professor Faletti, per aver condiviso con noi le sue idee. Il suo libro è sicuramente un contributo prezioso al dibattito contemporaneo sulla religione e la spiritualità.

 

Corrado Faletti: Grazie a voi. È stato un piacere discutere di questi temi così importanti. Spero che il mio lavoro possa offrire nuove prospettive e ispirare un maggiore rispetto e amore per il mondo in cui viviamo.

 

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