Trump condannato al nulla
Dopo Putin e Netanyahu, anche Trump condannato.
Strana giustizia o ingiustizia?
Forse il Mondo, avrà preso “insegnamento” dall’Italia, come riporta il Washington Post del 15 Ottobre del 2021?
E’ appena arrivata, puntuale come un orologio svizzero, la sentenza che certamente farà discutere e che vede soccombere Donald Trump, Presidente USA, eletto in maniera concreta ed indiscutibile dal Popolo USA.
Trump riconosciuto colpevole sul caso Stormy Daniels.
Notizia battuta dalle principali agenzie Italiane.
ANSA: “Trump condannato per il caso Stormy, ma non va in carcere.
E’ la prima volta per un presidente Usa. Non gli è stata comminata neanche una multa.
La condanna comunque macchia la fedina penale del presidente eletto.”
AGI: Trump condannato ma dispensato da ogni pena
Viene confermata la condanna penale, storica, per un presidente eletto degli Stati Uniti prossimo all’entrata in carica.
Il giudice Juan Merchan ha condannato Donald Trump a una “scarcerazione incondizionata” che di fatto macchia la fedina penale del presidente eletto, ma non gli commina nessuna pena perché sarebbe inadeguata.
AdnKronos: Caso Stormy Daniels, Trump colpevole ma non andrà in carcere
Emessa sentenza con rilascio incondizionato per tutti i capi di imputazione. Sarà il primo presidente Usa pregiudicato. Donald Trump da oggi 10 gennaio 2025 è il primo presidente degli Stati Uniti pregiudicato dopo la sentenza che lo dichiara colpevole nel processo per il caso Stormy Daniels.
Non entriamo nel merito della sentenza, ci limitiamo solo a fare quelle considerazioni che difficilmente troveremo nei nostri giornali, impegnati quasi certamente a indicare Trump come colpevole o meno, pur di vendere qualche copia in più, secondo la visione della propria area di lettori, o per i vari “salotti televisivi” nel creare quelle liti divisive, tra innocentisti e colpevolisti, per catturare qualche spettatore in più.
Ci deve tuttavia far riflettere che il neo eletto Presidente USA Donald Trump, prossimo all’insediamento alla Casabianca, venga condannato negli USA, senza pena, ne amministrativa ne detentiva.
Una condanna inutile, che serve solo a creare chiacchiere inutili?
A chi giova?
Forse, scegliere la data per emettere la sentenza su questo assai dubbioso fatto, qualche giorno prima dell’insediamento del Vincitore delle elezioni alla Presidenza USA del 5 Novembre 2024, aveva altri obiettivi, se il vincitore non fosse stato Trump?
Difficile pensare che sia condanna che evidenzi che alla “giustizia” non può sottrarsi nemmeno il Presidente USA.
Casuale, ma bisogna prenderne atto, che il Presidente Trump, vada a fare compagnia, in termini di condanna, ma non di pena, rispettivamente in ordine cronologico, a Putin, Presidente della Russia e Netanyahu, Primo Ministro Israeliano.
A questi ultimi è stato spiccato un mandato di arresto internazionale, dalla Corte Penale Internazionale.
Mandato che difficilmente, potrà essere eseguito, in quanto i loro rispettivi paesi non riconoscono quella Corte Penale Internazionale, tra l’altro non la riconoscono nemmeno gli USA, e, per di più, ci chiediamo quale Stato si assumerebbe la responsabilità di eseguire quel mandato.
Tre potenti che hanno in comune il non essere allineati a certe “lobby” che sembra abbiano guidato fino a ieri e che oggi sono perdenti per “volontà popolare”. (elezioni)
Ricordiamo che nelle ultime settimane abbiamo assistito anche alla condanna dell’’ ex Presidente francese Sarkozy, per presunti finanziamenti, guarda caso proprio nel momento in cui l’attuale presidente Macron, di opposta fazione e tenace avversario del “condannato”, è in caduta libera di consensi al punto che un eventuale ricorso alle urne, potrebbe significare il disastro per l’area politica dell’attuale Presidente francese.
Questi avvenimenti, inevitabilmente, non possono che ricondurci in Italia, sia al tempo di “mani pulite”, dove furono coinvolti tutti i partiti, tranne uno, e dopo, a quella che sembrò una vera e propria “persecuzione”, quella del Presidente Berlusconi.
Chissà, forse il male sta da una sola parte, dal momento nessun “presidente” sia in Italia che in Europa, anche se indagati per reati che potrebbero prefigurarsi ben più gravi di quelli ascritti a Donald Trump ad oggi siano mai arrivati a “Giudizio”?
E’ la domanda che Tanti cittadini si pongono, ma non trovano risposta.
O, forse, la risposta la troviamo in un articolo del “Washington Post”, testata di punta dell’establishment DEM, che nel 15 ottobre del 2021 confessa apertamente che l’Italia è considerata, negli ambienti elitari, un laboratorio di politiche autoritarie per vedere fino a che punto si può arrivare.
Notizia, non riportata dalla Stampa Italiana.
Certo, Il tema apparentemente sembra essere diverso, ma la sostanza sembra indicare che il Test sia talmente riuscito quindi applicabile.
Così a conferma del detto che disse qualcuno:
“A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.
https://www.agi.it/estero/news/2025-01-10/trump-condannato-processo-29500243/