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Sull’Earth Course del Jumeirah Golf Estates, a Dubai, – Emirati Arabi Uniti – da giovedì e finirà domenica è in atto la fase finale del DP World Tour di golf: il DP World Tour Championship. La gara, riservata ai primi cinquanta dell’ordine di merito del circuito, ha un montepremi complessivo di 10,5 milioni di dollari, dei quali 3 andranno al vincitore ( € 2.764.461,00 n.d.r. ) e ben 40 mila dollari al cinquantesimo. 

 

La classifica, nel corso della terza giornata vede in testa un giocatore danese, Nicolai Højgaard con 11 colpi sotto il par. Tra gli altri, in campo ci sono anche quattro tra i primi dieci giocatori al mondo: Rory McIlroyJon RahmVictor Hovland e Matt Fitzpatrick e gran parte della squadra europea che ha recentemente vinto la Ryder Cup al Marco Simone Golf Club di Roma. Dopo tanti anni, nessun italiano in gara, anche se fa ben sperare che il prossimo anno tra conferme, ritorni e nuovi arrivi giocheranno sul circuito ben 10 azzurri. 

 

Non soltanto una gara, con “the best players on Earth” (i migliori giocatori sulla terra n.d.r.) come dice il motto del torneo, giocando sul termine terra che indica sia in nostro pianeta che il nome proprio del percorso sul quale si gioca la gara dove gli atleti cercano di posizionarsi nella parti alte della classifica europea, già assegnata al nordirlandese Rory McIlroy con una gara d’anticipo, ma tanti eventi collaterali. 

 

Si parte con quelli per gli sponsor che si concretizzano con party esclusivi e partite a golf, quelli per attivare il territorio con un bel villaggio all’interno del percorso dove provare a giocare, divertirsi, mangiare ed ascoltare alcuni concerti che vanno avanti fino a sera inoltrata, quelli per la stampa in particolare con l’evento organizzato venerdì sera da DP World consistente in una piccola gara di golf in notturna. 

 

Il più importante di questi eventi è sicuramente quello destinato ai golfisti con disabilità ed è qui che abbiamo un italiano in campo: Tommaso Perrino che, pur non brillando sul percorso emiratino, ha disputato una stagione di ottimo livello che gli consente di essere tra gli atleti di vertice in questa categoria. 

 

Tommaso era già un buon giocatore quando ha subito un incidente che ne ha limitato i movimenti, tuttavia, grazie alla sua forza d’animo ed a tanto allenamento è riuscito a mantenere il suo gioco a livello professionale e distinguersi in questa categoria. 

 

Ad accompagnarlo, come caddie e coach in questa trasferta emiratina, Maurizio Ravinetto, storico maestro di golf che ha formato decine di atleti di buon livello in tutto il territorio nazionale, con particolare riferimento alla Toscana e l’Emilia-Romagna.

(Nella foto Tommaso Perrino nel terzo colpo alla 18 e sul green con, di spalle con la scritta Perrino, Maurizio Ravinetto)

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