La Sociostoria, come prevedere il futuro.
Intervista a Corrado Faletti, autore di “Sociologia: Dinamiche Invisibili”
In collaborazione con Fabio Delibra ed Ettore Lembo
Prefazione del Prof. Silvio Bolognini
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Betapress: Il tuo nuovo libro, Sociologia: Dinamiche Invisibili, sta ricevendo attenzione, soprattutto per la sua capacità di trattare temi complessi come la sociologia finanziaria, lo sviluppo politico e il ripopolamento dei piccoli borghi. Prima di entrare nel vivo degli argomenti, puoi parlarci della complessità del libro e della collaborazione con Fabio Delibra ed Ettore Lembo?
Corrado Faletti: Buongiorno, e grazie a voi per questa opportunità. Sono molto felice di vedere l’interesse che il libro sta suscitando. Quando ho cominciato a lavorare a Sociologia: Dinamiche Invisibili, sapevo che avrebbe toccato argomenti trasversali e complessi. È per questo che ho voluto coinvolgere due collaboratori eccezionali: Fabio Delibra, che ha curato l’intera parte relativa alla sociologia finanziaria, ed Ettore Lembo, che ha sviluppato una visione innovativa sull’ampliamento dei meccanismi politici tramite i principi sociologici. Grazie alla loro competenza, siamo riusciti a realizzare un’opera completa e multidisciplinare, capace di abbracciare diversi aspetti della sociologia contemporanea.
Betapress: La collaborazione con Fabio Delibra è particolarmente interessante. La sociologia finanziaria è un campo relativamente nuovo e poco esplorato. Cosa porta di innovativo al tuo libro?
Corrado Faletti: Sì, Fabio ha svolto un lavoro straordinario nell’integrare l’analisi dei sistemi finanziari con i modelli sociologici. La sociologia finanziaria cerca di comprendere come le dinamiche sociali influenzino e siano influenzate dai mercati finanziari e dalle politiche economiche. Fabio ha contribuito a esplorare la connessione tra le scelte politiche e finanziarie e il loro impatto sulle comunità. Oggi assistiamo a un processo decisionale dominato quasi esclusivamente dalla finanza, e questo è un tema cruciale del libro: la politica affronta sempre più i problemi sociali solo dal punto di vista economico e finanziario, trascurando gli aspetti umani e comunitari.
Betapress: Questo ci porta direttamente al contributo di Ettore Lembo, che ha ampliato la parte sui meccanismi politici. In che modo la visione sociologica contribuisce a una nuova lettura della politica?
Corrado Faletti: Ettore ha messo in luce come i principi sociologici possano essere utilizzati per riformare i meccanismi politici. La sua analisi parte dall’idea che la politica non debba essere solo gestione del potere, ma uno strumento di coesione sociale e sviluppo comunitario. Nel libro, abbiamo esplorato come i principi sociologici possano essere applicati per trasformare il sistema politico, rendendolo più inclusivo e partecipativo, soprattutto a livello locale. Questo si collega anche a una delle tematiche centrali del libro: il ripopolamento dei piccoli borghi e la Sociostoria.
Betapress: A proposito, appunto uno dei temi innovativi del libro è proprio il ripopolamento dei piccoli borghi. Puoi spiegarci meglio questa proposta?
Corrado Faletti: Certamente. Nel libro sosteniamo che il ripopolamento dei piccoli borghi possa essere una risposta non solo alla crisi demografica, ma anche a una visione sociologica di rigenerazione comunitaria. I piccoli borghi offrono un modello di vita più sostenibile e comunitario, e il loro rilancio potrebbe contribuire a risolvere molti dei problemi sociali delle grandi città, come l’isolamento e l’alienazione. La proposta che facciamo nel libro è di creare cooperative sociali nei borghi, favorendo la nascita di micro attività industriali che possano essere un volano per l’economia locale e il turismo. È un’idea che richiede un forte sostegno politico e un’analisi sociologica approfondita, per garantire che il ripopolamento avvenga in modo armonico e inclusivo.
Betapress: Veniamo ora a due concetti chiave che introduci nel libro: il principio di indeterminazione sociologica e la Sociostoria. Puoi spiegarci cosa rappresentano e quale impatto hanno sull’analisi sociale?
Corrado Faletti: Il principio di indeterminazione sociologica nasce dall’idea che, quando una popolazione è consapevole di essere osservata o studiata, modifica il proprio comportamento, abbassando la precisione dei risultati ottenuti. Questo principio è fondamentale per comprendere le difficoltà che la sociologia contemporanea affronta nella previsione e nell’analisi sociale. È simile, in un certo senso, al principio di indeterminazione della fisica, ma applicato alle scienze sociali.
Per quanto riguarda la Sociostoria, si tratta di una visione simile alla psicostoria di Asimov, in cui si cerca di comprendere come le dinamiche storiche e sociali possano essere studiate e previste attraverso modelli sociologici complessi. L’obiettivo della Sociostoria è offrire uno strumento di previsione che aiuti a capire i futuri possibili delle società, specialmente in contesti di rapidi cambiamenti economici e politici.
Betapress: La prefazione è firmata dal professor Silvio Bolognini, un nome di spicco in ambito sociologico. Che valore ha portato il suo contributo al libro?
Corrado Faletti: Avere la prefazione del professor Bolognini è stato un onore. Bolognini ha una visione empirica e molto pragmatica della sociologia, ed è stato in grado di offrire un’introduzione che contestualizza perfettamente il nostro lavoro. Nella sua prefazione, Bolognini sottolinea come questo libro riesca a coniugare teoria e pratica, rendendolo accessibile non solo agli addetti ai lavori, ma anche a chi non ha una formazione specifica in sociologia.
Betapress: Questo è un punto interessante. Sociologia: Dinamiche Invisibili sembra essere un libro estremamente completo, ma al contempo facile da leggere. Come siete riusciti a bilanciare la profondità teorica con la semplicità espositiva?
Corrado Faletti: Era uno degli obiettivi principali. Volevamo creare un’opera che non fosse solo per i tecnici, ma anche per il grande pubblico. Abbiamo scelto un linguaggio chiaro, cercando di spiegare concetti complessi in modo accessibile. Abbiamo anche inserito molti esempi e citazioni, per rendere più accessibile il concetto esposto. La completezza del libro sta proprio nel fatto che tocca molteplici temi: dalla sociologia finanziaria alla politica, dalla previsione sociale alle dinamiche comunitarie, ma lo fa in modo che tutti possano trarne beneficio, indipendentemente dal livello di preparazione. È un libro che vuole lanciare idee e offrire strumenti di riflessione sia ai sociologi che ai lettori comuni.
Betapress: cosa speri che i lettori portino con sé dopo aver letto Sociologia: Dinamiche Invisibili?
Corrado Faletti: Spero che i lettori capiscano che la sociologia non è una scienza lontana o astratta, ma uno strumento fondamentale per comprendere e migliorare il mondo in cui viviamo. Il nostro obiettivo era offrire una chiave di lettura che mostrasse come la politica, oggi, affronti le tematiche sociali in modo eccessivamente finanziario, dimenticando spesso l’importanza della coesione sociale, della comunità e del benessere collettivo. Se riusciremo a far riflettere i lettori su questi aspetti, credo che avremo raggiunto il nostro scopo.
Betapress: Sociologia: Dinamiche Invisibili sembra essere un libro che porterà avanti il dibattito sociologico e politico per molto tempo. Abbiamo notato una sorta di provocazione nella copertina, vuoi parlarcene?
Corrado Faletti: La provocazione contenuta nella quarta di copertina di Sociologia: Le dimensioni invisibili, in cui siamo raffigurati come adepti di una confraternita, deve essere vista come un messaggio metaforico che riflette ancora ad oggi la natura esclusiva del sapere sociologico e delle dinamiche nascoste che governano la società.
L’obiettivo è quello di sottolineare come la sociologia, con le sue teorie complesse e la sua capacità di analizzare le dinamiche invisibili del potere, della cultura e delle strutture sociali, sia un campo che richiede profonda conoscenza e comprensione critica. Raffigurarci come parte di una confraternita suggerisce che oggi la cultura sociologica fa ancora parte, troppo, di una sorta di élite intellettuale che possiede gli strumenti per decifrare e interpretare i processi sociali che sfuggono alla vista della maggior parte delle persone.
Inoltre, questa rappresentazione allude all’idea che il libro possa offrire nuove chiavi di lettura e approcci innovativi a temi che riguardano il futuro delle società moderne. In un mondo dove le dinamiche sociali ed economiche diventano sempre più complesse e frammentate, ci presentiamo come iniziati a un sapere che può aiutare i lettori a orientarsi tra le forze invisibili che plasmano le nostre vite.
Questa scelta stilistica può quindi servire come un invito a considerare la sociologia come una disciplina in grado di svelare i misteri della società, quasi come se stessimo rivelando una conoscenza nascosta a coloro che leggono il libro, rendendo accessibile a tutti una comprensione più profonda delle dinamiche sociali.
Infine volevamo inserire fin da subito un elemento simpatico ed autoironico che lasciasse al lettore il senso di facile leggibilità dell’opera che abbiamo cercato di tenere lungo tutto il nostro racconto.