La vita nascosta di Javert

Javert era un uomo di legge

Egli aveva fatto della sua vita un perfetto paradigma di correttezza e giustizia,

Sapeva che esiste il giusto e il disonesto, sapeva distinguerlo chiaramente e si era schierato dalla parte del giusto.

La gente onesta amava Javert: egli impediva infatti ai ladri di rubare, agli assassini di uccidere e ai dissidenti di schierarsi contro il giusto stato.

I delinquenti odiavano e temevano Javert.

Javert era un uomo di legge.

Conosceva la legge dell’uomo e la legge di dio, non aveva altro codice.

Javert per tutta la vita ha inseguito un nemico: Jean Valjean.

Un uomo che un giorno, per fame, aveva rubato una mela ed era finito ai bagni penali.

Jean Valjean fuggì e Javert iniziò il suo inseguimento per punire il male.

Jean Valjean era un uomo buono che per fame aveva rubato, per coraggio aveva ucciso per amore aveva disatteso una promessa.

Egli portava nel cuore il peso di tutti i suoi errori e aveva dedicato la vita a porre rimedio facendo del bene.

L’inseguimento di Javert a Jean Valjean è durato tutta una vita.

Una sera Javert e Jean Valjean si trovano uno di fronte all’altro, senza scampo per nessuno dei due.

Allora Javert guarda Jean Valjean e capisce il motivo per il quale ha inseguito quell’uomo per tutta la vita; capisce che c’è qualcosa che va oltre la giustizia, capisce che oltre al bianco e al nero esiste il grigio e ne è sconvolto.

Javert fa la cosa giusta: lascia andare Jean Valjean ma non riesce a sopportare di aver lasciato scappare il nemico di quello parte di lui che non può vivere senza regole scritte dagli altri.

Javert soffre perché deve decidere in pochi minuti della sua identità.

Deve decidere se è un uomo di legge o un uomo di sentimento; se è un uomo che sa o un uomo che sente.

Sente di aver fatto la cosa giusto ma sa di aver fatto la cosa sbagliata.

Capisce allora di non essere adatto a questo mondo e risponde per l’ultima volta alla sua logica sociale.

E così Javert, sovrastato dal disagio, non capendo più cosa è giusto e cosa è sbagliato, si uccide.

[I Meserabili -Victor Hugo]


Javert spaventa e commuove.

Noi sono Javert tutte le volte che cerchiamo di distinguere il bene dal male, il logico dall’illogico, che vogliamo metterci al riparo in una società in cui le regole sono scritte da altri.

Tutte le volte che falliamo trovandoci davanti a una realtà impossibile da schematizzare.

Noi siamo Javert e sappiamo che le persone migliori sono i Jean Valjean, quelli che vivono, sbagliano e danno un senso eterno alla loro vita.