Sereni è, Sereni sarà, ma si rasserenerà?

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La storia dei 200 studenti dell’istituto Agrario Sereni di Roma, costretti a scioperare per strappare un appuntamento al Dirigente Scolastico

succursale bufalotta-sereni

Ingresso del Sereni Bufalotta

Sciopero, Istituto Sereni, si torna a scuola!!!

Oggi, 10 febbraio 2020, riprenderanno le lezioni i circa 200 studenti dell’Istiituto Agrario Emilio Sereni di Roma,

I ragazzi hanno iniziato lo sciopero mercoledì 5 febbraio.

Uno sciopero breve si direbbe, ma proprio questo ci fa capire la serietà dei suoi partecipanti, il livello di insostenibilità raggiunto e lo stato di necessità che li ha spinti a indire lo sciopero.

È stato uno sciopero bianco: i ragazzi sono comunque andati a scuola e hanno marcato presenza.

Non hanno creato disagio, non hanno apportato danni alla struttura, non sono stati in alcun modo violenti o coercitivi.

L’unica cosa di diverso che hanno fatto rispetto al solito, è stato riunirsi in aula magna e aspettare che le loro richieste venissero ascoltate.

Hanno un problema molto grosso i ragazzi del Sereni: sono abbandonati dal loro Dirigente Scolastico, Patrizia Marini, che, manco a farlo apposta, ha già attirato l’attenzione della nostra redazione quando era DS del l’Istituto Agrario Garibaldi (vedi articolo in calce).

Il Dirigente Scolastico non si fa vedere in succursale dal 6 dicembre. Non si è presentata neppure quella volta che è scoppiato un incendio in istituto: del materiale informatico abbandonato in un sottoscala davanti l’entrata di un laboratorio ha preso fuoco misteriosamente e un bidello è rimasto intossicato.

L’assenza del Dirigente Scolastico

Il motivo per cui la Preside Marini è andata in istituto, è stata una cerimonia di premiazione: gli studenti della succursale Bufalotta del Sereni hanno vinto il concorso indetto dal III Municipio di Roma, per la notte bianca.

Il premio consisteva nella somma di 5.000 euro che i ragazzi volevano devolvere in lavori per la  loro serra, che necessita urgentemente di manutenzione e per sostenere le spese di gestione delle loro attività.

I soldi sono stati incassati, dovevano essere utilizzati entro il 31 dicembre ma, in questo momento, non ne abbiamo ancora trovato traccia e la serra, che necessita, conti alla mano, di una spesa di circa 600 euro, è ancora da sistemare.

L’auto-tassazione

Per quanto riguarda invece le spese di gestione delle attività, queste aprono un altro capitolo dolente.

La scuola ha bisogno di tanto: ha bisogno di animali, di manutenzione, di materiali, di carburanti… la rappresentante dei genitori, per portare sollievo a questo stato di totale abbandono ha proposto la soluzione estrema: l’auto-tassazione da parte dei genitori.

Ed è così

Se oggi al Sereni – Bufalotta ci sono le capre, è merito dei genitori, se c’è il vigneto, è merito dei genitori, se ci sono i pali per far crescere il vigneto, è merito della generosità dei genitori degli alunni.

Ma non è tutto: se c’è il gasolio per il trattore, è merito dei docenti, che si autotassano anch’essi con qualche euro a settimana.

I punti della dichiarazione dello sciopero

É una scuola molto amata la succursale Bufalotta dell’Istiituto Agrario Emilio Sereni di Roma.

Molto amata dai 200 studenti che, anche visto il numero, sono quasi una famiglia, molto amata dai loro genitori, che fanno di tutto per permettere un’istruzione ai figli, molto amata dai professori, che non si rassegnano a lasciare i loro studenti del tutto allo scuro della parte pratica.

É una scuola molto amata da tutti e, per questo, ecco i motivi dello sciopero estratti dal verbale di sciopero:

  • Sede abbandonata dalla dirigente scolastica
  • Mancanza di attrezzatura di vario tipo (gasolio, utensili agricoli ecc…) siamo costretti a limitare le nostre attività tecnico- pratiche compromettendo significativamente la didattica.
  • Difficoltà nel mantenimento delle arnie che necessitano manutenzione e alimenti.
  • Ripristino del corso di apicultura.
  • Difficoltà ad usufruire del laboratorio di informatica perché molti computer necessitano di manutenzione e controlli”(N.d.A.: i computer nuovi sono stati comprati ma mandati in centrale, la succursale ha quindi cambiato i suoi obsoleti e preso i vecchi computer dismessi della centrale).
  • La serra risulta ad oggi ancora inagibile -N.d.A.: avrebbe dovuto essere aggiustata con i fondi del concorso della notte bianca erogati il 6 dicembre 2019-  ed è quindi impossibile effettuare attività di qualsiasi genere”.

Il nostro sostegno

Sono bravi ragazzi, bravi genitori e bravi professionisti quelli della succursale Bufalotta dell’Istiituto Agrario Emilio Sereni di Roma.

Meritano attenzione e riguardo perché le persone come loro fanno da esempio in un mondo di lassismo e superficialità.

Noi di Betapress li abbiamo ascoltati e abbiamo riportato la loro storia meritevole di attenzione.

Lo sciopero per ora è rientrato, dicevamo, e i ragazzi oggi torneranno a scuola perché la Preside Patrizia Marini ha risposto al loro appello: li incontrerà, andrà da loro.

Ha preso l’impegno per il 2 marzo: 22 giorni esatti da oggi, 88 giorni esatti dall’ultima volta che ha visitato la succursale.

 

Ma la scuola dove sta andando? (N.d.D.)

Davanti a casi come questo sorgono spontanee domande, ma che razza di scuola stiamo gestendo a livello di stato?

Quali sono i finanziamenti  e dove sono soprattutto i soldi necessari affinché i nostri ragazzi possano frequentare delle scuole adatte a farli diventare bravi cittadini ma anche bravi professionisti???

Vediamo troppi casi di scuole in difficoltà e soprattutto di scuole gestite in modo inadatto, passano i governi ma nessuno si sta chiedendo che scuola serve, tutti stanno facendo la scuola con i soldi che ci sono, il che non sarà mai la scuola che questo paese dovrebbe avere per poter tornare ad essere esempio di virtù e di scienza.

Ripensare anche il ruolo degli organi collegiali dovrebbe essere una priorità, come peraltro sarebbe necessario rivedere ruoli e stipendi del personale scuola, cercando di capire come tutto deve essere integrato, e come, ad esempio, gli stessi collaboratori scolastici  abbiamo un forte ruolo educativo, anche solo con il loro esempio e la loro dignità quotidiana .

Ma la scuola che serve davvero per vincere le sfide del futuro e per poter dare ai nostri giovani, appunto, un futuro vero, qualcuno la progetterà mai?

 

 

Riferimenti

Sito dell’Istituto Agrario Sereni di Roma ?

Articolo ?Chi ha ferito il Garibaldi?

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