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SILENZIO STAMPA sul caso: Cecilia Sala
Un APPELLO a tutti i COLLEGHI Giornalisti e non solo.
Tante volte mi è stato chiesto di scrivere circa questa dolorosa e pericolosa vicenda, chi mi conosce sa che fin dal primo momento ho ritenuto, per il bene della ragazza, sia meglio tacere ed evitare ogni informazione, commento, discussione, fin quando la ragazza non torna a casa.
La responsabilità di un Giornalista è anche quella di capire se è il caso o meno di diffondere una notizia, magari sensazionale, valutando attentamente se e che tipo di ripercussioni, anche gravi, può avere una eventuale sua diffusione.
Non si tratta di censura, ma di permettere a chi ne ha il dovere, la competenza e l’autorità, di svolgere il proprio lavoro, difficile, pericoloso, e spesso anche contrario a tutte le procedure catalogate e/o istituzionalizzate.
Lavoro assai complesso che specialisti, chiamiamoli “servizi” possono, e devono fare, per raggiungere l’obiettivo, spesso anche con operazioni non convenzionali.
E’ inutile nascondersi dietro il dito dell’ipocrisia, stiamo parlando di salvare vite umane e le chiacchiere a nulla servono.
A chi giova mettere in piazza fatti, situazioni, alberi genealogici o altro, che certamente servono solo a fare “salotto”, ma mettono in seria difficoltà chi deve operare a riportare a casa uno o ona sventurata?
Incomprensibile il comportamento di alcuni Ministri che piuttosto che tacere, hanno preferito fare “passerella” nei vari “salotti” delle grandi TV.
Incomprensibile il comportamento delle opposizioni di governo che hanno contribuito ad alzare un isterico ed inutile polverone, pur di colpire il governo in carica, mettendo di fatto in grave pericolo l’incolumità di una giovane…
Da giornalista, ritengo sia necessario fare autocritica, ok nel dare l’informazione che un’Italiana è stata arrestata in Iran, ma in questa fase, tutte le altre informazioni sulla persona e sui fatti, diventano chiacchiere inutili e pericolose.
Forse servono per vendere qualche copia in più o qualche “mi piace”?
Anche paragoni con altri casi, diventano superflui e non sovrapponibili.
Ne avremo tempo per discutere e condannare anche chi mette a rischio stupidamente la propria incolumità.
ORA è il momento di tacere.
Concordo quindi con la richiesta di Silenzio Stampa da parte della Famiglia della Giovane Cecilia Sala, sperando che questo silenzio venga rispettato da tutti affinchè si possa trovare rapida soluzione al caso assai complesso e pericoloso.