SE LA FINE DI UNA GUERRA INIZIA CON UNA PACE, PERCHÉ NON INIZIARE SUBITO CON LA PACE?

Altre navi, altri uomini, altre armi in arrivo: devono dare copertura mentre si uccide, mentre si muore.
Che triste bilancio ad oggi…
Migliaia di civili uccisi, ira, vendette, odio, uso massiccio di armi, attacchi ‘preventivi’ sul suolo di altri stati, non portano da nessuna parte: peggiorano e complicano una situazione già di per sé intricata.
Anzi, in un’epoca di macro-contraddizioni, in cui distruttori di civiltà e umanità tentano di guidarci in passaggi retrogradi verso un moderno medioevo, ci sono di sicuro attori che soffiano sul fuoco per imporre ad ogni costo sé stessi e un modello di mondo violento e prevaricatore.
Incendiari con la tuta dei pompieri.
Lontani – ma anche opposti – dagli autentici valori e criteri di libertà, democrazia, fratellanza dei popoli.
C’è bisogno assoluto di PACE, di veri, autentici, energici, operatori di PACE: non di chi nomina tale nobile concetto mentre nella pratica avversa ogni proposta di mediazione, sostenendo persino che possa non essere ‘il momento’ o che a decidere non possano essere ‘altri’.
Non è momento di ‘tifoserie’: occorre anzi freddezza e lungimiranza nel prevedere soprattutto l’imprevedibile, senza dare alcunché per scontato.
Mai dimenticando che il pianto dei bambini, degli indifesi, del lutto, è lo stesso a tutte le latitudini.
PACE! PACE! PACE!
Che le armi vengano fatte tacere!
Che sia PACE, alfine!
VERA, AUTENTICA, EQUILIBRATA ED EQUA.
DURATURA!




NÉ BOMBE NÉ ARMI, MA PACE A TUTTI I COSTI.

Salvo cecità congenite o utilitaristiche, i più hanno acquisito delle consapevolezze: la politica estera del c.d. ‘occidente’, viene decisa in Nord America anche di concerto con organismi internazionali, anche sovranazionali.
La politica economica, commerciale, finanziaria e monetaria europee, è stata ceduta nelle mani di UE e BCE. Idem per quella sanitaria.
Il mix di queste tre componenti, ha come risultante l’esclusione di quasi tutte le amministrazioni da ogni reale e concreto processo decisionale: anche in barba alle varie Carte.
Quindi, capacità di attività diplomatica da parte europea, nella realtà? Appare uguale a ‘zero’.
Oggi, si palesano tre posizioni: gli USA, che dettano la linea per loro e in nome è per conto del circuito di chi a loro legato.
Chi guerreggia, con tutti i suoi fermenti; con tutte le incognite di un ‘dopo’ del tutto sconosciuto.
Proposte di pace? Nessuna o respinte senza ‘se’ o ‘ma’. Sforzi di pace dell’occidente pro libertà, democrazia, tolleranza?
Azzerati proprio con la mobilitazione aeronavale USA nello scacchiere medio-orientale: il maggiore schieramento d’attacco di tutto i tempi nell’area, cui nessuno sembra opporsi.
E’ stata scelta la via più tragica: la guerra per la guerra, la guerra per imporsi e comandare non ‘con’ ma ‘sopra’ gli altri?
Le piazze gridano PACE.
I governi dicono di cercarla, ma operano per la GUERRA.
O per favorirla.
O per non opporvisi.
Con disprezzo per la vita, per l’umanità tutta.
La soluzione: non è nelle ARMI…
E sbaglia di grosso chi si possa sentire ‘lontano’ , ‘al sicuro’.




Bossing verso pubblici dipendenti

In redazione è arrivata una segnalazione rispetto ad un comportamento di bossing verso un dirigente pubblico veramente grave e concatenata ad altre indagini che stiamo svolgendo.

Questi atteggiamenti non possono essere trascurati e meritano il più attento approfondimento possibile, che questa redazione farà, ampliando il più possibile il livello di comunicazione mediatica sull’argomento.

In questo specifico caso poi sembra che anche una certa parte politica voglia l’esclusione del dirigente dalla regione perché lo stesso ha “visto cose che non doveva vedere”.

Come Betapress affronteremo il tema cercando di approfondire tutti i dettagli.

Intanto per capire meglio occupiamoci del fenomeno del “bossing“.

Il fenomeno è una forma di comportamento ostile o umiliante da parte di un superiore nei confronti di un subordinato in un contesto lavorativo.

Il Bossing, quindi, è una forma di molestia psicologica attuata, in ambito lavorativo, da un superiore nei confronti di un suo sottoposto.

Lo scopo è umiliarlo o penalizzarlo, creando un ambiente lavorativo insostenibile per il dipendente, che spesso difatti lo porta alle dimissioni a causa della pressione e dello stress subiti.

È una variante del più ampio fenomeno del “mobbing“, che può avvenire sia in orizzontale (tra colleghi) che in verticale (da un superiore a un subordinato o viceversa).

Nel caso specifico in cui il bersaglio è un dirigente pubblico, diversi fattori aggiuntivi entrano in gioco, come il contesto burocratico, le implicazioni legali e l’attenzione mediatica che potrebbe derivare da un caso di questo tipo.

Nelle organizzazioni pubbliche, la struttura gerarchica e burocratica può talvolta complicare la questione.

A differenza delle aziende private, dove spesso è più facile per la gestione prendere decisioni rapide in merito al personale, nel settore pubblico ci sono spesso più livelli di verifica e approvazione.

Ciò può rendere più difficile sia identificare che affrontare il bossing.

Dal punto di vista legale, il bossing nei confronti di un dirigente pubblico potrebbe avere ripercussioni significative.

Le leggi sulla discriminazione sul luogo di lavoro e sull’abuso psicologico variano da Paese a Paese, ma molte giurisdizioni prendono molto seriamente queste questioni.

In alcuni Paesi, il bossing potrebbe essere considerato una violazione dei diritti umani o dei diritti dei lavoratori.

Un altro aspetto da considerare è l’attenzione mediatica.

I dirigenti pubblici sono spesso sotto il microscopio pubblico, e un caso di bossing potrebbe attirare l’attenzione dei media.

Questo può avere un impatto sia sulla vittima che sull’autore del bossing, con conseguenze che vanno oltre il contesto immediato del luogo di lavoro.

Generalmente, i metodi per affrontare il bossing in un contesto di lavoro pubblico non sono molto diversi da quelli del settore privato.

Questi possono includere:

1. Mediazione: Un tentativo di risolvere la situazione attraverso un terzo imparziale.
2. Formazione: Programmi educativi per prevenire o affrontare il comportamento ostile sul posto di lavoro.
3. Procedure Disciplinari: Nel caso in cui il bossing persista, potrebbero essere necessarie azioni disciplinari.

Nel contesto pubblico, l’approccio alla risoluzione sarà inevitabilmente più complesso a causa della struttura burocratica e delle possibili implicazioni legali e politiche.

A causa di questi fattori aggiuntivi, la risoluzione del problema potrebbe richiedere l’approvazione o l’interferenza di più organi o dipartimenti, come commissioni di etica sul posto di lavoro, consigli di amministrazione o anche entità governative.

È fondamentale notare che la responsabilità del bossing non è solo del singolo individuo che esercita tale comportamento, ma spesso è un indicatore di una cultura organizzativa problematica che permette, o addirittura promuove, tale comportamento.

Pertanto, qualsiasi tentativo di risoluzione dovrebbe essere sistemico oltre che individuale.

Dal punto di vista psicologico, il bossing può avere un impatto negativo non solo sul benessere del dirigente pubblico bersagliato, ma anche sul morale dell’intera organizzazione.

Una cultura tossica sul posto di lavoro può portare a una diminuzione della produttività, un aumento dell’assenteismo e una elevata rotazione del personale, tutti fattori che sono particolarmente problematici in un contesto pubblico, dove la continuità e l’efficienza sono spesso cruciali.

In sintesi, il bossing di un dirigente pubblico è un problema complesso che va ben oltre la semplice dinamica tra due individui.

Ha implicazioni che spaziano dall’etica alla legge, dalla psicologia organizzativa all’immagine pubblica dell’ente interessato.

Affrontare questo problema richiede un approccio multidisciplinare e una volontà di cambiare non solo comportamenti individuali, ma spesso la cultura dell’organizzazione nel suo insieme.




Ebrei, storia senza fine…

La nostra generazione, quella dei boomer, è cresciuta con la narrazione dell’Olocausto come il peggiore atto di violenza dell’uomo sull’uomo.

Molti della nostra generazione avrebbero pensato che la persecuzione di uomini da parte di altri uomini, per uno stigma religioso, non sarebbe stata più attuale.

Abbiamo guardato nella direzione sbagliata.

 La strage di innocenti da parte dei terroristi di Hamas, la rivendicazione statutaria della stessa organizzazione  che esalta una “nuova soluzione finale” della questione ebraica, non possono non essere oggetto di un profondo sdegno ed una decisa condanna.

Nel Mein Kampf e nelle esternazioni successive Adolph Hitler addossa alla genia d’Israele la combinazione di due accuse elevate a rango di misura razziale: la connessione con il comunismo bolscevico, da un lato, e con il Capitalismo oligarchico, dall’altro.

Cancellare la stirpe ebraica avrebbe contribuito alla affermazione di un Reich puro e populista.

A distanza di oltre ottant’anni la persecuzione degli ebrei si ripropone in nome di un’intolleranza razziale verso l’occidente sollevata in nome di Hallah.

È facile, in questa situazione, scivolare nella legge coranica de ‘l’occhio per occhio, dente per dente”.

Il punto è che il Mondo ha bisogno di Pace ed i conflitti convivono a fatica con una dimensione locale.

La Guerra è globale nei suoi morti, nella sua dimensione mediatica e nella sua maledetta ampiezza globale.

Ebrei e Palestinesi devono poter vivere in Pace in due Stati per due Popoli.

Israele dovrebbe riconsiderare l’occupazione di alcuni territori contesi e favorire un processo di pacificazione.

Ora, però, è ancora il momento di piangere gli innocenti.




LA CAMPAGNA ITALIANA, STRAORDINARIA RISORSA DEL TURISMO RICETTIVO

Italy Discovery organizza una due giorni di approfondimento sul tema:

LA CAMPAGNA ITALIANA, STRAORDINARIA RISORSA DEL TURISMO RICETTIVO

 

 

 

CONVEGNO INTERNAZIONALE
Regione Lombardia
06 ottobre TREZZO SULL’ADDA i borghi e il fiume – I sessione
07 ottobre FRANCIACORTA un’eccellenza italiana – II sessione

LA CAMPAGNA ITALIANA, STRAORDINARIA RISORSA DEL TURISMO RICETTIVO
● La Cultura e la Coltura
● Il soggiorno nei campi e nelle fattorie
● l’Italia dei borghi e delle dimore d’Epoca, dei piccoli centri rurali, delle eccellenze produttive italiane
dei nostri territori
● gli eventi, le sagre paesane, la cultura del territorio, l’arte e la bellezza diffusa, salute e sport
● la cucina contadina di qualità
● I percorsi esperienziali
I SESSIONE
06 OTTOBRE TREZZO SULL’ADDA (Villa Cavenago)
Ore 09.00
Introduce, Roberto Perticone – Responsabile progetto “Italy Discovery & Countryside”
TREZZO SULL’ADDA.
Un piccolo borgo di fascino.
LA CAMPAGNA E IL FIUME
Una perla italiana del turismo rurale, tra territori lombardi da scoprire.
.
Saluti istituzionali di benvenuto dal SINDACO DI TREZZO SULL’ADDA SILVANA CARMEN CARELLI e
dagli ASSESSORI FRANCESCO FAVA E ROBERTO SALVATORE BARZAGHI
Ore 09.15
FRANCESCO LOLLOBRIGIDA MINISTRO DELL’AGRICOLTURA e LUIGI D’ERAMO,
SOTTOSEGRETARIO ALL’AGRICOLTURA
L’impegno del governo verso le nuove frontiere del turismo d’eccellenza rivolto al turismo rurale, dei fiumi e
dei laghi e ai tour esperienziali ed enogastronomici
le strutture d’accoglienza, le aziende agricole, le aziende della produzione agroalimentare, l’innovazione
tecnologica legata al turismo sostenibile a supporto della nuova politica di valorizzazione dei territori.

Ore 09.30
ROBERTO PERTICONE, PRESIDENTE ITALY DISCOVERY
Un progetto sempre più efficace.
Borghi e campagne.
Nuovi antichi percorsi, tra la cultura e la storia lombarde, la scienza di Leonardo, le eccellenze agricole dei
territori dell’Adda.
Ore 09.40
ALESSANDRO BEDUSCHI ASSESSORE REGIONALE LOMBARDIA AGRICOLTURA
Il turismo rurale cifra della valorizzazione della storicità dell’agricoltura lombarda: il nostro futuro parte dal
passato
Ore 09.50 BENEDETTO OLIVIERI ITALY DISCOVERY
Una piattaforma digitale innovativa a sostegno della promozione e del consolidamento dei servizi e delle
strutture del mondo agrituristico ed agroalimentare.
Ore 10.00
CRISTINA MURA ITALY DISCOVERY
La promozione dei percorsi esperienziali. L’Adda e i suoi territori. Nuove proposte organizzate sulla traccia
di antiche esperienze ed antichi sapori.
Ore 10.10
FRANCO LUCENTE ASSESSORE REGIONALE LOMBARDIA AI TRASPORTI
Non solo pendolarismo. La rete dei trasporti lombardi a sostegno del turismo rurale. I treni celebrano la
campagna.
Ore 10.20
FRANCESCA CARUSO ASSESSORE REGIONALE LOMBARDIA ALLA CULTURA
Intervento in definizione
Ore 10.30
LUIGI PASSETTO ITALY DISCOVERY
Con DISABIA e tutte le realtà associative correlate al mondo della disabilità, per un turismo realmente
accessibile. Un importante contributo alla cura delle strutture del territorio in linea con tutte le necessità
organizzative e strutturali d’avanguardia.
Ore 10.40
LEONARDO CESARINI, DIRETTORE COMMERCIALE TRENORD
Nuovi progetti e nuove frontiere del viaggio in treno. Il treno raggiunge la campagna e crea le opportunità
per il turismo rurale integrato.
Ore 10.50
DANIELE MARCONCINI ITALY DISCOVERY
Lombardi nel mondo. La comunicazione in Italia ed all’estero. Un messaggio coinvolgente per rivivere
luoghi e profumi antichi legati alla propria storia familiare.
Tra il Naviglio e l’Adda opportunità di cultura riposo benessere e tradizione.

 

Ore 11.00
RODOLFO SARRECCHIA – MINISTERO DEL TURISMO
Il territorio dell’Adda e della Martesana. Un’importante missione di valorizzazione turistica.
Ore 11.10
MARCO ALPARONE, VICEPRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA
L’impegno della Regione per la valorizzazione del turismo rurale in Lombardia e l’incremento dei servizi
correlati e delle nuove strutture dedicate
Ore 11.20
PAOLA FRASSINETTI SOTTOSEGRETARIO ALL’ISTRUZIONE
SIMONA TIRONI ASSESSORE REGIONALE LOMBARDIA ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO
La scuola professionale italiana indirizzata alle nuove frontiere del turismo incoming d’eccellenza
Ore 11.30
GIOVANNI MARIA DE VITA – COORDINATORE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI PER IL TURISMO
DELLE RADICI
Un’occasione per i territori italiani di entrare in contatto con la grande comunità degli italiani all’estero: 80
milioni di persone, una comunità più grande dell’Italia.
Ore 11.40
LUCIA LO PALO – PRESIDENTE ARPA LOMBARDIA
La complessità delle problematiche ambientali in sinergia con i diversi soggetti di riferimento sul territorio,
attraverso azioni di interazione e collaborazione
Ore 11.50
FEDERICO ROMANI – PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDIA
La Lombardia non è solo Milano: le risorse rurali a sostegno dell’economia del futuro
Ore 12.00
GIAN LUIGI FERRETTI – DIRIGENTE SINDACALE UGL
Il lavoro nel comparto turistico: la grande sfida di una ridefinizione del ruolo degli operatori di un settore
chiave
Ore 12.10
NELLO MUSEMECI MINISTRO PER LA PROTEZIONE CIVILE
Ore 12.20
GIUSEPPE IRA – LEOLANDIA
Il contributo dei parchi divertimento per un turismo esperienziale e sostenibile: il ruolo di Leolandia per la
valorizzazione del territorio
Ore 12.30
PIETRO PENATI MEDICO INTERNISTA * NORDIC WALKING + EURESKA + TELESOCCORSO
Il soggiorno rurale, quale straordinaria terapia, per una vacanza di salute.
Telemedicina a supporto delle innovazioni medico terapeutiche

Ore 12.50
FIORELLO PRIMI – PRESIDENTE DI I BORGHI PIU’ BELLI
“Il contributo di tutte le associazioni e le organizzazioni territoriali impegnate alla promozione delle bellezze
e delle opportunità turistiche e culturali”
Pausa lavori
Ore 13.00
Pranzo a buffet. Degustazione dei prodotti del territorio lombardo.
Ore 14.30
Ripresa dei lavori
Intervengono:
Gli operatori turistici di incoming del territorio. Risorsa indispensabile per lo sviluppo del mercato
turistico di riferimento, italiano ed estero. Nuove opportunità. Nuove iniziative
Ore 14.30
LUCA TOMIO STORICO DELL’ARTE, STEFANO GRAZIANI PUBBLICHE RELAZIONI E STRATEGIE
Turismo, Arte e Cultura la via italiana alla Bellezza
Ore 14.40
MARCELLO VENTURA – PRESIDENTE COMMISSIONE IMPRESE LOMBARDIA
Intervento in definizione
Ore 14.50
ASSOCIAZIONE DEI RISTORATORI LOMBARDIA HO.RE.
“L’enogastronomia del territorio, pull factor per il turismo rurale”
Ore 15.00
FABRIZIO SANTORI – COMUNE DI ROMA (Esperto agricoltura-enogstronomia zootecnia per
ITALYDISCOVERY)
Come aprire un’azienda agricola. Nuove tecnologie e tecniche per gli allevamenti di acqua, aria e terra

Ore 15.10
CHRISTIAN GARAVAGLIA PRESIDENTE DEL GRUPPO CONSILIARE FDI E MEMBRO DELLA
COMMISSIONE I E III
La piccola impresa determinante risorsa nello sviluppo del mondo rurale e del turismo di incoming.
Ospitalità e produzione agricola quali elementi essenziali dell’economia circolare.
Ore 15.20
GIORGIO MAIONE – ASSESSORE AMBIENTE LOMBARDIA
Intervento in definizione
Ore 15.30
GUGLIELMO VILLANI – CONSIGLIERE CITTA’ METROPOLITANA DI MILANO E SINDACO OZZERO
L’importanza delle infrastrutture di mobilità dolce legate allo sviluppo del territorio
Ore 15.40
SABRINA ZUCCALA’ – RETE ITALIA APS
Intervento in definizione
Ore 15.50
CLAUDIO RISSO, PRESIDENTE NAZIONALE DI TERRA VIVA CISL e GIUSEPPE FUMAGALLI,
PRESIDENTE LOMBARDIA
I contributi per la creazione di nuove strutture ricettive e di nuove infrastrutture legate alle opportunità
turistiche, energetiche, produttive, enogastronomiche.
Ore 16.10
GIANSILVIO CONTARIN – MY BAG RENEWABLE ENERGIES SRL
Impianti Agrovoltaici in Italia, un’opportunità di sviluppo per le Fer e di sostegno per il mondo agricolo
Ore 16.20
MARIO MANTOVANI – GIA’ VICE PRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA
Il turismo rurale e le sue molteplici opportunità imprenditoriali. Le nuove frontiere della vacanza accessibile,
sostenibile, delle eccellenze agroalimentari
Ore 16.30
GIORGIO RAVASIO PRESIDENTE ASSOCIAZIONE CULTURALE CRESPI D’ADDA
Il sentiero, i soggiorni e le ricerche di Leonardo da Vinci., storia e cultura, il sito Unesco di Crespi d’Adda.
Le bellezze dei territori lungo il fiume .un percorso storico escursionistico ciclopedonale costituito in gran
parte da sentieri e mulattiere che parte da Milano, raggiunge Lecco seguendo il Naviglio della Martesana e
l’Adda, quindi fiancheggia il lato orientale del lago di Como, percorrendo il Sentiero del Viandante tra Lecco
e Colico, e infine termina a San Bernardino in Svizzera, nel Canton Grigioni, seguendo la Via
Spluga attraverso il Passo del Baldiscio.

Ore 16.40
DANIELA SANTANCHE’ MINISTERO DEL TURISMO
Le meraviglie nascoste della Lombardia, i territori, i fiumi, i laghi, le terre alte, ed i percorsi esperienziali per
un turismo alternativo di eccellenza
Ore 17.30
APERITIVO INSIEME ADDA NAVIGANDO
Per un’esperienza di navigazione sul fiume, immersi nella natura.
Attraverso un piccolo viaggio sulle acque del fiume Adda la nostra imbarcazione vi porterà ad ammirare
sfondi mozzafiato e a conoscere la storia del territorio. Gli antichi veneravano il nostro fiume come una Dea.
La navigazione, dopo una prima parte immersa nella natura e nei profumi di stagione, fa rotta verso la
Centrale Idroelettrica Alessandro Taccani ed il Castello Visconteo.

 

 

programma completo convegno trezzo

 




Banche ed ingiusti profitti

L’ipotesi di una tassa sugli extraprofitti delle Imprese bancarie , con la conversione in legge del Decreto Omnibus, è diventata norma (legge n. 136/2023).

La misura si applicherà sul 40 per cento dell’apprezzamento del margine di interesse degli Istituti del credito nell’esercizio 2023 e non potrà essere superiore allo 0,26% dell’attivo dello Stato Patrimoniale.

La misura sembrerebbe minare la fiducia delle imprese verso il Governo ed  indebolire i presupposti dello Stato Liberale.

 In realtà l’aumento dei tassi d’interesse in atto ha rafforzato i Prodotti Netti Bancari agendo direttamente sui Mark Up/Mark down e conseguentemente sul Margine da Intermediazione: la relazione per la quale gli Istituti di credito hanno guadagnato di più sulla raccolta (Mark Down), remunerandola meno del tasso interbancario, e di più sui Prestiti e Finanziamenti (Mark Up), praticando tassi più elevati dei tassi di provvista.

È questa l’asimmetria che porta grandi utili alle aziende bancarie che incassano interessi attivi suo finanziamenti ad imprese e famiglie e remunerano la raccolta bancaria con tassi passivi.

Nelle fasi di rialzi dei tassi durature,  come è avvenuto negli ultimi mesi, gli Istituti di credito adeguano gli interessi sui mutui alle famiglie ed alle imprese ma potrebbero essere refrattari all’adeguamento della remunerazione dei depositi bancari.

Ciò crea un’asimmetria che è giusto che venga tassata e non tanto in quanto “extra-profitto” ma proprio perché “profitto – ingiusto” .

 

Il grafico anno su anno del #FTSE settoriale Banche  (acronimo di Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa, il FTSE MIB è l’indice azionario di riferimento in Italia.

È formato da un paniere di 40 titoli dei mercati Euronext Milan ed Euronext MIV Milan, selezionati in base alla capitalizzazione, al volume di scambi e al settore – Fonte Wikipedia) la progressione del settore. Nell’infografica si nota chiaramente la progressione dell’Indice rappresentativo delle Banche  anno su anno e a 24 mesi.

 

Risulta agevole notare come il rialzo dei tassi deciso per ben 7 volte negli 10 mesi abbia gonfiato, senza dubbio, la dinamica virtuosa del conto economico del sistema bancario.

Ovviamente la misura, in futuro, dovrebbe essere applicata con una progressività tanto più rilevante quanto maggiore è stato la reattività del settore creditizio agli adattamenti sul costo del credito e sugli interessi per i risparmiatori.

Le banche che non hanno allineato prontamente i movimenti dei tassi alle linee di bilanci aumentano quindi i crediti finanziari ma anche i tassi sui depositi a vista ed a termine dovrebbero pagare una tassa non solo equa ma anche giusta nei riguardi della collettività.

La legge ha lasciato, tuttavia, una via d’uscita agli Istituti di credito per non pagare il dovuto.

L’escamotage riposa sull’opzione di destinare a riserva due volte e mezza l’imposta dovuta, un’opzione che consentirà il rafforzamento dei bilanci bancari.  

Sarebbe auspicabile che la misura venga estesa anche ad altri settori che hanno registrato risultati di mercato non caratteristici ed il pensiero va , ovviamente, al settore farmaceutico.

 

 

 

 

 




Scancel Culture??

Nel tentativo di resistere a movimenti culturali anomali e poco orientati alla salvaguardia del patrimonio culturale della nostra società l’Accademia di Alta Cultura presieduta dall’illustre Dott. Giuseppe Bellantonio ha lanciato un accorato invito a tutte le associazioni per salvaguardare la vera cultura della società e della nostra storia.

Come redazione con piacere lo rilanciamo invitando tutti ad aderire.  

Accademia di Alta Cultura

 

Invito alla collaborazione

 

Dopo la ‘Campagna Associativa Straordinaria’ del 2022, l’Accademia di Alta Cultura – anche recependo le riflessioni dei propri Soci e simpatizzanti – ha intensificato la propria attenzione verso il rapido – e, purtroppo, non sempre positivo – sviluppo delle esigenze della Società Italiana, in particolare.                    Il peculiare momento storico, sociale, economico e culturale, rende quanto mai opportuna una forte presa di coscienza, il cui fine è quello di tendere sollecitamente a un riequilibrio generale, tale da garantire il recupero di Valori, Tradizioni e Ideali che hanno caratterizzato la crescita e lo sviluppo di decine e decine di generazioni. Ciò, nella considerazione che, pur nella obiettiva difficoltà di recuperare appieno quanto abbia subito i fieri colpi di una sconsiderata cancel culture, vera e propria smania di imporre nuovi c.d. ‘valori’ disgregando i precedenti, sia necessario porsi delle priorità qualificate e qualificanti.                    

Studi, incontri, approfondimenti e riflessioni, su tematiche e problematiche di comune interesse, hanno caratterizzato ad oggi tali sforzi, premiandoli con graditi consensi nel trattare il tema portante: RIGENERARE LE COMUNI RADICI – NUOVI SENTIERI PER RECUPERARE ANTICHI VALORI.                            

I dialoghi e il confronto con altre Associazioni parimenti impegnate, hanno condotto a una ribadita motivazione nel dare rinnovato vigore a uno sforzo di certo non esauritosi: anzi, nell’incontro con i vertici dell’APU, capofila nel coinvolgimento di molte altre Associazioni Culturali con identiche finalità sociali, il coincidere di sensibilità, riflessioni, percezioni e indirizzi, ha fatto rapidamente da traino alla definizione di un progetto condiviso – e quindi comune e di ampio respiro: una vera e propria ‘piattaforma’ – cui l’Accademia di Alta Cultura, una delle più antiche d’Italia, offrirà il proprio massimo, fattivo, apporto.                   

Gli eventi – conferenze, mostre, focus, dibattiti e quant’altro: non solo all’insegna della Cultura nel senso più ampio, ma anche delle Arti e delle Scienze – avranno modo di svilupparsi lungo tutta la Penisola, non disdegnando di superare i confini nazionali per così favorire lo scambio e il confronto anche tra Genti con Tradizioni e Culture diverse ma di certo non meno importanti: confronto e dialogo sono i modi ideali per crescere interiormente e per agevolare lo sviluppo di ogni relazione a livello globale. Gli incontri prevedono fin da ora anche la presenza e la partecipazione di relatori qualificati che avranno il piacere di condividere i nostri obiettivi e che quindi si potranno identificare con noi nel trattare il tema trainante, ossia

IL PIACERE DI SAPERE

ma anche quant’altro di significativo e rilevante possa essere individuato. Ovviamente, non mancheranno i progetti educativi e scolastici come pure nel settore della formazione. Certamente, ci si avvarrà del prezioso contributo di enti universitari in grado di sostenere e meglio qualificare le iniziative stesse.          

Le riunioni potranno svolgersi con sistemi digitali o di presenza, considerando le esigenze e le disponibilità locali che via via potranno presentarsi        

Ciò detto, con questa nostra desideriamo rivolgerci in via preminente a quelle Associazioni con le quali intercorrono già delle relazioni improntate a viva considerazione e reciprocità, ma ci indirizziamo anche a quelle strutture ed a quei soggetti cui per competenza, professionalità, valori etici e morali, va fin da ora la nostra stima, invitandoli a unirsi a noi, così da poter condividere e ampliare il Progetto le cui linee essenziali sono sopra evidenziate.

Saremo lieti di un contatto che consenta di considerare la migliore via per sintonizzarsi al fine di contribuire a soddisfare le esigenze di Persone che non intendono rinunciare a immaginare, sognare e creare, e soprattutto a pensare così rinnovando le proprie energie e contribuendo a vivacizzare quelle altrui.

Una sorta di Rinnovamento Culturale – utilissimo là dove invece possa stagnare una deprimente mortificazione del sentire più vero e autentico – intorno al quale costruire capacità, competenze e futuro.

Nell’attesa di un incontro, Grazie per la cortese attenzione e un cordiale saluto, anche da parte del Dr. Antonio Ballarin – eminente studioso di fisica quantistica e accademico a livello internazionale – che, nel prossimo anno, subentrerà nella carica di Presidente dell’Accademia di Alta Cultura.

 

Roma, 23 Settembre 2023                                                           Accademia di Alta Cultura                                                                                                            Il Presidente  (Giuseppe Bellantonio)

 

 

 

per contatti:

Accademia di Alta Cultura – Associazione Culturale – Via Marino Mazzacurati, 767 – 00148 Roma {RM) || C.F.: 96024880583 ||

Registrata AA.EE. di Roma ||  http://accademiadialtacultura.blogspot.com  || Facebook: Accademia di Alta Cultura – Italia 1948 ||Contatti e corrispondenza, e-mail: accademiadialtacultura@gmail.com




La storia deve essere raccontata in modo neutrale, altrimenti non è storia.

In questi giorni è sorta la discussione sull’insegnamento della storia, discussione originatasi dalle parole del ministro Valditara sul rinnovo dell’accordo con ANPI, associazione partigiani.

Ben rappresenta il giornale la situazione in questo articolo https://www.ilgiornale.it/news/ha-ragione-valditara-raccontare-storia-ben-diverso-fare-2213308.html

Come dare torto a chi finalmente sostiene che la storia debba essere raccontata in modo neutrale, rappresentando tutte le realtà coinvolte e le loro motivazioni.

Lo stesso Barbero, grande divulgatore storico, afferma la necessità che la storia sia raccontata dai documenti e dalla verità, dai fatti insomma, e non dai sentimenti, giusti o sbagliati che siano.

https://allaenne.sns.it/video/alessandro-barbero-unintervista/.

https://youtu.be/ccXct8YxEGc?si=ZAzq7kQPvRnnIlYS.

In effetti dare il racconto della storia in mano a chi della storia ne estremizza i significati per un proprio personale interesse non è la cosa più opportuna per il bene degli studenti in particolare ma di tutti in generale.

Riceviamo molte segnalazioni sul tema è ne pubblichiamo una rappresentativa anche per l’autorevolezza di chi la scrive:

spett.le Betapress, con riferimento all’articolo odierno pubblicato da LA VERITA’ “fate scendere l’Anpi dalla cattedra” in merito all’accordo MIM / Anpi per l’insegnamento della storia nelle scuole, che il ministro Valditara ha comunicato di voler rinnovare allargandolo a tutte le associazioni partigiane , osservo che un analogo accordo è già stato perfezionato il 3 luglio scorso dal MIM con gli istituti per la storia della resistenza (il cui presidente Pezzino è coordinatore di un comitato scientifico promosso da Anpi), prevedente , tra l’altro, l’impiego dei docenti esentati dal servizio presso gli istituti per la storia della resistenza (art.3 ACCORDO 3.07.23) . Valditara CONFERMA che la “cattedra” della storia nella scuola sia comunque monopolio dei “partigiani”. Resta l’interrogativo sul perché il Ministero dell’istruzione (del governo Meloni come dei Governi di centrosinistra) debba appaltare (con assegnazione di risorse pubbliche) l’insegnamento della storia agli studenti a terzi ed altresì solo se appartenenti ad una determinata area politica.

Marco Filisetti già dirigente generale Ministero Istruzione mfilisetti@lanostragorle.org.




Bambini disobbedite, perché vi aiuta ad imparare.

Genitori voi invece obbedite, perché vi aiuta a far crescere.

Ma come può obbedire un genitore? ed a cosa, vi chiederete voi lettori…

Il genitore deve obbedire ad un semplicissimo dovere: la necessità di dare strumenti corretti di crescita al proprio figlio, come?

Cercando di conoscere.

La disobbedienza dei bambini è una tappa inevitabile e cruciale nel loro processo di crescita e sviluppo.

Nonostante possa risultare frustrante per genitori e tutori, è importante considerarla come una fase naturale del percorso di apprendimento di un bambino.

È importante capire che i bambini stanno cercando di individuare i propri limiti e di acquisire un senso di indipendenza e autonomia, infatti i primi atti di disobbedienza nei bambini sono spesso un segno che stanno iniziando a sviluppare un senso di sé ed un desiderio di indipendenza.

Questo comportamento può manifestarsi in molte forme, come il rifiuto di seguire le istruzioni, il testare i limiti delle regole, provocare apertamente gli adulti o ignorare i comandi diretti.

È fondamentale comprendere che la disobbedienza non è necessariamente un segno di cattiva educazione o mancanza di rispetto, ma piuttosto del fatto che i bambini stanno cercando di capire il mondo che li circonda e apprendono dalle esperienze, anche da quelle negative.

Questo processo di apprendimento comporta spesso sfide ed errori, anche da parte di genitori e tutori, che hanno un ruolo cruciale nella gestione della disobbedienza dei bambini.

La comunicazione è la chiave: spiegare chiaramente le aspettative e le regole, insieme alle ragioni dietro di esse, può aiutare i bambini a comprendere meglio cosa ci si aspetta da loro.

Infatti la disobbedienza è spesso una fase temporanea e una parte normale dello sviluppo infantile, dove i bambini stanno imparando a esprimere la propria individualità e a comprendere le conseguenze delle loro azioni.

E’ inevitabile che la disobbedienza sia più presente quando quando non comprendono completamente ciò che si aspetta da loro.

Il problema genitoriale è il tempo ma anche la capacità: per spiegare occorre tempo e capacità di trasformare in concetti chiari per un bambino il mondo delle regole che ha intesta un adulto.

Occorre, in un certo senso, che il genitore si ponga in un rapporto esegetico con il bambino al fine di parlare in una lingua e con concetti a lui comprensibili.

In questo meccanismo il genitore dovrebbe conoscere bene alcuni principi come la ridondanza della comunicazione e la semplificazione del concetto, o anche solo la sua traduzione nel mondo immaginifico del figlio.

Certamente conoscere il mondo linguistico in cui il bambino si sta muovendo è importante.

La risposta del genitore a questa necessità non può essere non ho tempo, ma al limite non sono in grado di farlo, perché con la risposta non ho tempo il genitore si chiude alla possibilità, mentre con la risposta non lo so fare si apre un mondo di opportunità.

Regola fondamentale da mantenere è la coerenza e la linearità di comportamenti.

Le regole dovrebbero rimanere costanti, e le conseguenze della disobbedienza dovrebbero essere appropriate e proporzionate, ma soprattutto applicate.

Questo crea un ambiente in cui i bambini possono prevedere le conseguenze delle loro azioni, il che può contribuire a motivarli a seguire le regole.

Tuttavia, nonostante la necessità di regole e discipline, è altrettanto importante lasciare spazio per l’autonomia e la scelta, ma anche per l’empatia; mostrare empatia verso i sentimenti dei bambini può contribuire a ridurre la disobbedienza, la disobbedienza infantile spesso nasce dalla frustrazione o dal sentimento di abbandono.

Consentire ai bambini di prendere decisioni appropriate per la loro età può ridurre fenomeni di ribellione alle regole, poiché si sentono coinvolti nel processo decisionale; ad esempio, invece di dire “Indossa questa giacca”, si potrebbe chiedere “Vuoi mettere il tuo maglione rosso o il tuo giubbotto blu?”.

Inutile osservare che i bambini spesso imparano dal comportamento dei loro genitori e delle figure di riferimento, ecco perché  mostrare un comportamento rispettoso delle regole può avere un impatto positivo, spesso ricreando ambienti simili in cui gli adulti rispettano le regole che loro stessi impongono ai figli.

L’esempio classico è il rapporto intergenerazionale: un bambino che vede il proprio genitore rispondere male al suo genitore non sarà certo portato a rispettare una regola educativa contraria al comportamento visto attuare dal genitore stesso.

Concludendo la disobbedienza può essere un terreno fertile per l’apprendimento e la crescita dei bambini, ma solo se noi abbiamo gli strumenti per comprenderla ed incanalarla verso un percorso di comprensione dei meccanismi.

Attraverso la disobbedienza si possono sviluppare competenze come la risoluzione dei problemi, la negoziazione e la comprensione delle conseguenze delle azioni.

In estrema sintesi, la disobbedienza dei bambini è una fase normale del loro sviluppo utilissima per poter far comprendere regole, comportamenti sociali e obblighi dell’IO.

La distanza della famiglia da questi momenti educativi, e la loro mancata comprensione da parte dei genitori,  è sicuramente uno tra i più gravi danni possibili da arrecare al bambino.

Affrontarla con pazienza, comunicazione aperta e coerenza nelle regole e nelle conseguenze può aiutare i bambini a imparare dagli errori e a crescere come individui responsabili e consapevoli.




Oltre l’impressionismo

Importante mostra sul post-impressionismo alla National Gallery di Londra

Ancora pochi giorni per poter visitare la mostra sul post-impressionismo alla National Gallery di Londra.

L’importante mostra collettiva riguarda il periodo di rivoluzione artistica all’origine dell’arte moderna del Novecento.

 Dopo l’impressionismo: verso l’arte moderna

La mostra si intitola: “Dopo l’impressionismo: inventando l’arte moderna” (“After Impressionism: Inventing Modern Art”).

È il racconto di un periodo di poliedrico e dinamico che è il preludio dell’arte moderna.

Il periodo tra il 1880 e il 1914

La mostra riguarda il periodo storico dal 1880 all’inizio del XX secolo.

Tra il 1880 e il 1914 ci fu una attività di intensa ricerca creativa, esplorazione e sperimentazione che culminò nel 1914.

Questa fase è intensissima e ricchissima di spunti innovativi.

Si conclude bruscamente con lo scoppio della Prima guerra mondiale.

La mostra presenta una selezione completa delle opere d’arte più significative.

I padri fondatori del post -impressionismo

La mostra è una celebrazione delle realizzazioni di tre giganti artistici del periodo: Paul Cézanne, Vincent van Gogh e Paul Gauguin.

Ma non solo.

L’esposizione indaga sulla influenza che i tre artisti hanno avuto in Europa tra i loro seguaci.

Da Parigi (Manet -Degas) a Londra e New York (post-impressionismo)

La mostra si può considerare la prosecuzione di quella appena conclusasi il 23 luglio a Parigi presso il museo d’Orsay.

Si tratta della mostra Manet – Degas, i due grandi maestri amici e rivali dell’impressionismo.

Dopo l’estate la mostra Manet – Degas traslocherà negli Stati Uniti, al Metropolitan Museum di New York.

Edousrd-Manet-La-famiglia-Monet-in-giardino-1874-foto-di-Vittoria-Bacchi
Edouard Manet La famiglia Monet in giardino 1874

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Edouard Manet Sulla spiaggia di Boulogne 1868

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Edgar Degas Ritratto di un ufficio a Nuova Orleans 1873

Dall’impressionismo al post – impressionismo

L’esposizione ci racconta l’evoluzione che ci fu dopo l’impressionismo.

Sono i post impressionisti coloro che prendono le mosse dall’impressionismo.

Ma essi  vanno oltre, lo superano e lo modernizzano.

Le nuove idee permettono agli artisti di sperimentare nuovi materiali e tecniche.

Chi erano gli impressionisti

Tutto parte dal movimento impressionista.

L’impressionismo è una corrente artistica sviluppatasi in Francia soprattutto a Parigi, tra il 1860 e il 1880.

Il gruppo degli impressionisti si forma attorno a Edouard Manet capofila della avanguardia artistica parigina negli anni 60 dell’Ottocento.

Altri illustri esponenti sono

Claude Monet, Berthe Morisot, Camille Pissarro, Auguste Renoir e Alfred Sisley.

 

Differenza tra impressionismo e post-impressionismo

Gli impressionisti utilizzano la tecnica delle pennellate rapide e fitte.

Le luci, le forme, lo spazio e i volumi vengono tutti costruiti mediante il colore.

Il post- impressionismo porta nuove idee.

Permette agli artisti di sperimentare con nuovi materiali e tecniche.

Il distacco dalla realtà oggettiva dei post-impressionisti

Al contrario delle esperienze artistiche impressioniste, i pittori post – impressionisti hanno l’aspirazione di imprimere sulla tela le proprie emozioni e la propria soggettività, distaccandosi dalla realtà oggettiva. 

Van Gogh, oltre l’impressionismo

La drammaticità si contrappone all’allegria impressionista.

Van Gogh, ad esempio, rispetto agli impressionisti, tende a proiettare nella realtà se stesso.

Trasforma la realtà trasfigurandola secondi i suoi sentimenti.

La pittura può essere usata per esprimere le emozioni e i sentimenti.

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Vincent Van Gogh Case-a Saintes-Maries de la Mer 1888

I padri fondatori del post-impressionismo

L’intento della mostra è quello di trovare una non facile sintesi tra i tre grandi protagonisti del passaggio di secolo: Paul Cézanne, Vincent Van Gogh e Paul Gauguin.

Sarebbero loro, secondo i curatori della mostra, i tre padri fondatori del post-impressionismo.

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Paul Cezanne Zuccheriera pere e tovaglia

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Paul-Gauguin Festa a Gloanech 1888

La sintesi tra Cézanne, Van Gogh e Gauguin

Sono tre artisti dissimili per esiti e conseguenze.

Sono accomunati tuttavia dalla necessità di rintracciare nuove forme espressive.

L’esposizione, attraverso quasi cento opere, traccia le influenze che questi tre artisti hanno avuto sulle giovani generazioni di artisti.

L’influenza sui giovani di tutta Europa

La mostra evidenzia molto chiaramente l’influenza di Cézanne  e Gauguin su artisti non solo francesi, ma anche sui coetanei in tutta Europa,  da Barcellona a Berlino, da Bruxelles a Vienna.

Sino a giungere alle origini dell’Espressionismo, del Cubismo, dell’Astrazione, da Munch a Matisse, a Picasso e Rodin.

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Henri-Matisse Interno con giovane ragazza 1906

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Pablo Picasso Gustave Coquiot 1902

Il commento della curatrice

La mostra segue la creazione di una nuova arte moderna libera dalle convenzioni.

“Abbiamo voluto raccontare come il post- impressionismo ha gettato le basi dell’arte del XX e XXI secolo”, ha commentato MaryAnne Stevens, co-curatrice di “Dopo l’impressionismo: inventando l’arte moderna”.

 

Rottura dei legami con la tradizione

La rottura con la rappresentazione convenzionale del mondo esterno si esprime con la nascita di nuovo linguaggi visivi.

L’enfasi cade sulla materialità dell’oggetto artistico espressi attraverso linea, colore, superficie, tessitura disegno (La danza di Derain, Il letto di morte di Munch, La casa di Gloanech di Gauguin, Il villaggio bavarese di Kandinsky , esposti in mostra.

Derain e il kimono di Madame Matisse

Esposto in mostra è il dipinto di Derain“Madame Matisse con il kimono” .

Il quadro, realizzato nell’estate del 1905 a Collioure una località dell’Occitania che incanto Matisse, trasmette la luce estiva.

La luce attorno alla donna diventa di un colore rosso intenso e le ombre di un blu e di un verde vivido.

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Andre Derain Madame Matisse-col-Kimono-1905

 

Il kimono giapponese diventa anche post-impressionista

Il kimono giapponese, simbolo del giapponismo così caro agli impressionisti rimane anche nel repertorio dei post – impressionisti.

Tuttavia, si trasfigura e prende forme diverse e surreali.

Siamo lontani dalla fedele riproduzione visiva della luce en plein air degli impressionisti.

Le opere provengono da importanti collezioni private

Sono oltre cento le opere di artisti famosi come Van Gogh, Klimt, Kokoschka, Matisse, Picasso, Mondrian e Kandinsky, Derain.

Oltre a una selezione di sculture di Rodin e Camille Claudel.

La completezza della esposizione è stata possibile grazie ad importanti prestiti forniti alla mostra da istituzioni e collezioni private di tutto il mondo.