Memorie bestiali a Londra

La nuova mostra a Londra presso la British Library riguarda la natura e il mondo animale.
Si intitola “documentare il mondo naturale”.
L’intento dei curatori è illustrare arte e scienza.
Arte e scienza si uniscono armoniosamente per comprendere gli animali e il loro contesto.
Presenti in mostra numerosi dipinti, illustrazioni, libri, manoscritti e i suoni degli animali registrati.

Memorie bestiali a Londra
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Documentare il mondo naturale

La British Library ha presentato la mostra dal titolo “Documentare il mondo della natura” (“Documenting the Natural World”) 

2)Locandina della mostra. Foto di Vittoria Bacch

La mostra è rimasta attiva dal 21 aprile al 28 agosto.

La mostra riunisce secoli di documentazione umana sugli animali.

Attraverso più di 100 manoscritti, opere d’arte e registrazioni sonore il percorso espositivo ha raccontato l’amore che l’umanità ha per la bellezza del mondo naturale.

Le opere rivelano anche la vasta diversità di specie di animali di tutte le parti del mondo.

Dal British Museum alla British Library al nuovo edificio a Euston road

La British Library è una delle più importanti biblioteche di ricerca al mondo e vanta un patrimonio di più di 150 milioni di documenti e 13 milioni di nuove raccolte ogni anno.

È stata resa accessibile nel 1973; in precedenza, faceva parte del British Museum che divenne poi il principale fornitore dei beni della nuova biblioteca.

A partire dal 1997 le raccolte vengono unite tutte in un unico edificio di nuova costruzione che si trova a Euston road nei pressi della stazione ferroviaria di St. Pancras, dove arrivano i treni provenienti da Parigi.

La nuova biblioteca fu progettata dall’architetto Colin St. John Wilson proprio al fine di riunire tali raccolte in un unico luogo.

Si tratta del più grande edificio pubblico costruito nel regno unito nel XX secolo.

2)La British Library. Foto di Vittoria Bacchi.
La British Library.

La biblioteca del re

Al centro dell’edificio si trova una torre di vetro di sei piani contenente la The King’s Library (“La biblioteca del re”).

In questa torre di vetro sono custoditi 65.000 volumi stampati e altri opuscoli, manoscritti e mappe raccolti dal re Giorgio III tra il 1763 ed il 1820.

Contiene inoltre una raccolta di beni storici internazionali alcuni dei quali risalgono al 300 ac.

 

L’amore dell’umanità per il mondo animale

Gli animali hanno affascinato l’umanità per secoli

Gli uomini hanno sempre cercato di capire meglio il nostro ambiente naturale.

La documentazione di animali e piante attraverso la catalogazione rappresenta il modo più semplice e funzionale per esplorare e conoscere questo mondo.

L’arte e la scienza unite per comprendere il mondo animale

Gli animali, nel corso dei secoli, sono stati documentati in molti modi, attraverso le registrazioni sonore, le illustrazioni e le descrizioni scritte.

Il percorso espositivo offre una visione unica sulle tecniche utilizzate per documentare il mondo animale.

L’intento della mostra è esplorare l’amore per il mondo animale attraverso la scienza, l’arte e la musica.

 

Differenti modi di rappresentare e studiare gli animali

È la prima grande mostra che documenta i differenti modi con i quali gli animali sono stati descritti, rappresentati e registrati.

In primis l’arte, con dipinti, raffigurazioni, disegni, illustrazioni.

Poi le fotografie e i filmati.

Esposti in mostra, ad esempio, le prime fotografie degli animali dell’Antartico

Poi la musica, i racconti, i romanzi, le poesie.

E quindi la scienza, con gli studi approfonditi sui vari aspetti del mondo animale, dall’anatomia, alla medicina, allo studio del comportamento.

Arte, scienza e suoni vengono mostrati simultaneamente dal percorso espositivo.

Numerosi gli animali documentati

La mostra offre un vasto panorama di documentazione animale.

Dalle specie più piccole ai mammiferi più grandi, dalle profondità degli oceani, alle cime delle montagne.

Sono esposti più di 100 opere tra manoscritti, raffigurazioni, registrazioni sonore.

Elefanti.-Antico-manoscritto.-Foto-di-Vittoria-Bacchi
Elefanti. Antico-manoscritto
Antico-manoscritto-con-serpenti.-Foto-di-Vittoria-Bacchi
Antico manoscritto con serpenti.

La scienza e l’arte a confronto

La mostra mette in evidenza come l’arte e la scienza si siano unite per capire il mondo animale.

Le illustrazioni degli animali, ad esempio, hanno aiutato gli scienziati a comprendere le varie specie, il loro aspetto e il loro comportamento.

Ad titolo esemplificativo una antica mappa migratoria di 67 uccelli esposta in mostra.

5Mappa-migratoria-di-67-uccelli.-Foto-di-vittoria-Bacchi-
Mappa migratoria di 67 uccelli.

L’arte ha anche offerto una finestra sulla relazione dell’uomo con il mondo animale, come nel caso dei dipinti che rappresentano gli animali come compagni dell’uomo.

Arte, scienza e suoni attraverso i secoli

Le tappe della esposizione ci portano in un viaggio attraverso i secoli.

Offrono una vasta gamma di documentazione, dai primi manoscritti alle opere d’arte più recenti.

 

I papiri dell’antica Grecia

Il viaggio parte dall’antica Grecia.

Un antico papiro, ad esempio, descrive nel dettaglio le abitudini canine dell’accoppiamento.

Le registrazioni sonore

Numerose le registrazioni sonore degli animali.

In particolare, uccelli, ma anche ippopotami, felini, animali notturni.

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Registrazioni sonore di-ippopotami.

 

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Registrazioni sonore di uccelli.

Animali estinti e antichi manoscritti

La mostra offre anche una rara testimonianza sugli animali estinti o in via di estinzione.

 

Uccelli estinti: il picchio dal becco d’avorio

Esposto in mostra un antico manoscritto con una pagina raffigurante il picchio dal becco d’avorio, uccello della famiglia Picidi (Campephilus principalis).

8)Picchio dal becco d'avorio. foto di Vittoria Bacchi
Picchio dal becco d’avorio.

Tra le specie più appariscenti degli Stati Uniti è anche uno delle più rare e si teme che si sia già estinto.

Gli indiani usavano il suo becco e le sue piume per decorare o loro costumi da cerimonia. Misura 50 cm di lunghezza il piumaggio è nero lucido con due vistose strisce bianche sul collo dorso e ali.

Il becco è bianco e a forma di scalpello le zampe sono grigie.

L’alta cresta sagittale è rossa e appuntita nel maschio e nera e leggermente ricurva nella femmina.

Gli ultimi esemplari sono stati avvistati in Florida e a Cuba.

Uccelli estinti: il moho di Kauai

Ad esempio, si può ascoltare la registrazione dell’ultimo moho di Kauai, uccello passeriforme delle Haway, estinto della famiglia dei Mhoidi.

Con il suo 20 cm di lunghezza questo uccello era il più piccolo rappresentante del genere Moho.

Le creature dell’oscurità

In mostra una intera sezione è dedicata agli animali della notte.

L’oscurità ha sempre affascinato l’umanità.

Il buio è stato spesso accostato a pericolo e paura.

Ma nel mondo animale la percezione è diversa.

Ci sono creature che vivono di notte e che si sentono a loro agio nella oscurità.

 

Il mistero degli animali notturni

Molte specie rimangono tuttora un mistero per noi.

Ci sono animali che hanno accresciuto ed affinato i loro sensi e che si sono adattati a prosperare nella notte.

Artisti, scienziati ed esperti di suoni hanno trascorso notti intere per cercare di cogliere nella oscurità queste enigmatiche creature.

Esposto in mostra un antico manoscritto con una raffigurazione di barbagianni.

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Manoscritto con barbagianni.

Animali e francobolli artistici

Esposto in mostra anche una interessante bozza di francobollo raffigurante un galagone, un piccolo animale notturno.

 

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Galagone piccolo primate notturno del Malawi. Progetto per francobollo Richard Granger Barrett.

I pipistrelli sono uccelli?

Un raro manoscritto arabo descrive i pipistrelli come uccelli, basandosi sulla tradizione araba ma anche greca.

Il testo fa notare che i pipistrelli sono gli unici volatili che partoriscono e allattano.

Questo manoscritto testimonia come le conoscenze sugli animali sia condivisa attraverso le varie culture.

Il collegamento tra animali e medicina

Le prime conoscenze illustrate dai lavori arabi scientifici illustrano le caratteristiche degli animali dal punto di vista degli usi medici.

Si tratta del manoscritto illustrato datato 1225 del fisico siriano Jibra’ll ibn Bakhtishü’ ibn Jurjis, con a fianco la classificazione del filosofo greco Aristotele.

Antichi manoscritti

La mostra propone un notevole repertorio di antichi manoscritti.

1) Manoscritto sulla natura del 1758. Foto di Vittoria Bacchi.j
Manoscritto sulla natura del 1758. Foto di Vittoria Bacchi

Esposto in mostra l’antichissimo libro delle caratteristiche degli animali.

Si tratta del “Libro delle caratteristiche degli animali” (Book of the characteristics of animals), scritto in Iraq nel 1200 (Bakhtishü and Aristotle, Kitab na’t al hayawan). Iraq, circa 1225 o 1284.

12) Antico manoscritto arabo su pipistrelli e uccelli. Foto di Vittoria Bacchi.jpg
Antico manoscritto arabo su pipistrelli e uccelli. Foto di Vittoria Bacchi.jpg

Esposto in mostra anche un manoscritto del 1569 nel quale viene per la prima volta utilizzato l’uso pubblico del vocabolo “squalo” in inglese.

Leonardo da Vinci e l’anatomia animale

Esposta in mostra anche una raccolta di appunti di Leonardo da Vinci sulla anatomia animale (1500—1508).

Contiene studi sull’impatto del vento sugli uccelli in volo.

Il prezioso documento viene esposto al pubblico per la prima volta.

Il Codice Arundel di Leonardo

La British Library custodisce anche il Codice Arundel (dal nome del collezionista).

Si tratta di un manoscritto di Leonardo da Vinci comprendente 283 fogli databili tra il 1478 e il 1518.

Tra gli argomenti trattati il volo degli uccelli e l’anatomia animale.

Gli errori 

Nonostante la documentazione dell’umanità sugli animali, ci sono stati anche molti errori fatti nel passato.

Questa mostra evidenzia alcuni dei più grandi errori commessi.

Ad esempio, la convinzione che un ornitorinco dal becco d’anatra fosse una invenzione.

La mostra ci incoraggia a riflettere sulla nostra comprensione degli animali e ad apprezzare la bellezza della documentazione accurata.

L’evoluzione della comprensione umana degli animali

La nostra comprensione degli animali è in continua evoluzione e c’è ancora tanto da imparare.

Il percorso espositivo offre una finestra unica su come quella conoscenza è stata raccolta nel tempo e consente persino di riconnetterti a specie ora tristemente estinte.

La mostra ci ricorda di continuare a esplorare e comprendere la vasta diversità del mondo animale e di come la documentazione di esso possa portare a sviluppi in campo scientifico e artistico.

I commenti dei curatori della mostra

Cam Sharp Jones, curatore della British Library, afferma: “gli animali hanno affascinato gli umani da lungo tempo e numerosi sono gli studi fatti per comprenderli.

La mostra è una grande opportunità per mostrare i testi più antichi di descrizione degli animali nonché i lavori artistici ad essi ispirati.

A ciò si aggiungono le registrazioni dei suoni della natura, i suoni più strani degli animali.

La British Library ha al riguardo una collezione notevole”.

Altre sezioni della esposizione riguardano il mondo del mare, la profondità degli oceani e tanto altro ancora.

Cheryl Tipp, curatore dei suoni presso la British Library, ha detto: “spero che i visitatori vengano ispirati da questa mostra e che vengano invogliati a consultare il materiale cospicuo che ospita la nostra biblioteca”.

La mostra offre la possibilità anche di visitare la Biblioteca e l’edificio che la ospita, in una zona centrale di Londra che ancora non è zona turistica molto battuta e conosciuta.

 

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