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L’Ing. Angelo Sinisi – profondo conoscitore della reltà socio-economica della Romania e acuto osservatore delle vicende politiche in ambito comunitario, ci ha inviato una sua nota in merito all’incontro Intergovernativ o tra Italia e Romania.  

Chi scrive si scusa con l’Ing. Sinisi dal momento che – per un disguido tecnico dovuto all’accavallarsi di eventi significativi nello scacchiere internazionale – il suo interessantissimo intervento non è apparso ai Lettori di BETAPRESS.IT con l’usuale nostra tempestività.

La mattina del 15 febbraio, si è svolto il vertice intergovernativo tra Italia e Romania a Villa Pamphilj, dove il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha accolto il primo ministro romeno Marcel Ciolacu.

Questo è stato il terzo vertice tra i due paesi, evidenziando la continuità dei rapporti diplomatici.

Ciolacu ha portato con sé un mazzo di rose bianche per la premier italiana, aggiungendo un tocco di cortesia e gentilezza al momento dell’incontro.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, sempre nell’ambito del vertice intergovernativo, si è tenuto un Business Forum presso la Farnesina, che ha visto la partecipazione di circa 200 aziende provenienti da entrambi i paesi.

Le principali aziende italiane operanti in Romania sono state rappresentate da Confindustria Romania, guidata dal presidente dott. Giulio Bertola e dall’Ambasciatore d’Italia in Romania, S.E. Alfredo Durante Mangoni.

L’obiettivo del forum è stato quello di rafforzare ulteriormente i rapporti economici bilaterali, concentrandosi anche su settori innovativi e tecnologie emergenti, con un’attenzione particolare alla transizione ecologica e digitale.

Durante il vertice, Meloni e Ciolacu hanno sottoscritto un impegno reciproco: gli italiani condannati in via definitiva in Romania devono poter scontare la pena in Italia, e viceversa per i romeni nelle carceri italiane.

Questo accordo mira a garantire una maggiore equità nel trattamento dei detenuti e a rafforzare la cooperazione giudiziaria tra i due paesi. Oltre a ciò, sono state firmate sette intese tra Italia e Romania, che spaziano dalla difesa al turismo, passando per la cooperazione nel settore dell’energia nucleare, la cybersicurezza e la formazione dei funzionari pubblici.

Questi accordi evidenziano la vastità e la profondità dei rapporti bilaterali, toccando settori chiave per entrambe le nazioni.

È interessante notare che la delegazione rumena è stata ricevuta anche da Papa Francesco, evidenziando l’importanza dei legami culturali e religiosi tra i due paesi.

Inoltre, il primo ministro di Bucarest ha annunciato il coinvolgimento della Romania nel restauro della Colonna Traiana, un monumento di grande significato storico e culturale per entrambe le nazioni, simboleggiando la volontà di preservare e promuovere il patrimonio condiviso.

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