Rotary contro la limitazione della libertà di stampa
Rotary: Club Roma Tevere e Foro Romano Ara Pacis, insieme per presentare un libro “Ne uccideva più la penna che la spada” rivolto a chi vuole informarsi
Si è svolta nella prestigiosa sede della “Casa dell’Aviatore” a Roma la presentazione al Club Roma Tevere insieme al Club Foro Romano Ara Pacis del libro “Ne uccideva più la Penna che la Spada”.
Un libro scritto dal Prof. Corrado Faletti e dal Giornalista Ettore Lembo, presenti in sala oltre che dalla collega Chiara Sparacio.
Una iniziativa fortemente voluta dai due Rotary Club, sensibili al tema dell’informazione, dal momento che tropo spesso vira verso la propaganda e la disinformazione creando forti contrapposizioni e divisioni.
Il Rotary, mosso da quello spirito rivolto all’unione delle persone e promotore della cultura, non poteva certo farsi sfuggire questa occasione.
A fare gli onori di casa il Presidente di Roma Tevere Dott. Giuseppe Di Tommaso e il Vicepresidente del Foro Romano Ara Pacis, Dott. Gianluca Candino.
Dopo i dovuti ringraziamenti di entrambi i Presidenti, il giovane Collega, Dott. Marco Tabili, presentato dal Socio Romano Fiore, è stato accolto nel club Roma Tevere, rispettando il rito della “Spillettatura”, a conclusione della quale i due autori hanno avuto modo di parlare del libro e del suo perché hanno voluto realizzare questo libro.
Un libro di denuncia di una categoria, divenuta anche “bersaglio” per l’opinione pubblica, spesso a causa degli stessi giornalisti che hanno trasformato in molti casi l’informazione in propaganda, oltre che da un sistema che ha delle forti criticità.
Il libro vuole stimolare il pensiero critico dei lettori, quando entrano in contatto con le informazioni, analizzandole e cercando di trarre il più ampio scenario possibile da esse per valutarne sia la causa che gli effetti degli accadimenti.
Stimolo che spesso viene messo a dura prova da notizie che danno una visione non sempre chiara e precisa di ciò che accade e in troppi casi deformata e forviante, indirizzando il pensiero del fruitore delle informazioni, per vari motivi.
Così, fare giornalismo indipendente, oggi diventa sempre più difficile e la libertà di essere informati diventa sempre più complessa ed osteggiata.
Anche giornalisti di lunga esperienza, spesso cadono nel tranello della controinformazione, come ha voluto ricordare il giornalista Dott. Luigi Crimella.
Tra le varie soluzioni che il libro pone in essere, diventando così un libro non solo di denuncia ma propositivo, vi è quello del giornalismo pedagogico.
Un invito quindi, ai numerosi presenti in sala, tra soci ed ospiti, a leggere con attenzione questo libro dal titolo assai espressivo: “Ne uccideva più la Penna che la Spada”
La penna non si piega: contro la discriminazione dei giornalisti
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