Maratona di bilancio in Consiglio regionale della Lombardia …

… oltre 8.000 emendamenti dal centrosinistra.
Nel mirino anche più di 10 milioni per un solo Comune del Bergamasco
Durante la lunga sessione consiliare sull’assestamento di bilancio 2025–2027, non sono mancate le sorprese. Tra emendamenti giudicati “impropri” e misure considerate “strumentali”, spunta il caso emblematico di Fara Gera d’Adda: un Comune a cui, secondo le proposte presentate, sarebbero potuti arrivare oltre 10 milioni di euro di fondi pubblici.
In Regione Lombardia è tempo di bilancio. L’approvazione dell’assestamento economico per il triennio 2025–2027 ha portato con sé una fitta sequenza di votazioni, trattative e tensioni tra maggioranza e opposizione. La macchina consiliare ha lavorato a pieno ritmo per valutare migliaia di emendamenti presentati dai gruppi politici, molti dei quali bocciati, ma alcuni capaci di attirare l’attenzione anche al di fuori dell’Aula.
Tra i casi più discussi vi è quello del Comune bergamasco di Fara Gera d’Adda, centro di 8.000 abitanti sulla sponda del fiume Adda, divenuto protagonista di una serie di proposte avanzate dal Partito Democratico che prevedevano stanziamenti complessivi superiori ai 10 milioni di euro. Un importo che ha destato immediate reazioni, sia per la sua entità sia, soprattutto, per la natura delle misure suggerite, ritenute da molti scollegate dalle reali esigenze del territorio.
Se per alcuni si trattava di semplici tentativi di valorizzare progetti locali, per altri – come i rappresentanti della maggioranza di centrodestra – questi emendamenti rientrano in una logica poco razionale di spesa pubblica, che rischia di minare la credibilità delle istituzioni e compromettere il principio della responsabilità nell’utilizzo delle risorse regionali.
A notare e sollevare la questione è stato Samuele Lo Faro, referente farese di Fratelli d’Italia che lavora in Consiglio regionale e che era presente nei giorni di seduta. Lo Faro si è espresso con parole nette:
«Un impiego smodato della risorsa pubblica – commenta Samuele Lo Faro (FdI) – con proposte che destano più di una perplessità. Tra queste, spiccano: 450.000 euro a fondo perduto per il Biathle, un corso di nuoto e corsa “al mare” da realizzare a Fara Gera d’Adda; 1.720.000 euro per la vigilanza sulla regolarità di saldi e sconti applicati nei negozi faresi: un’idea già di per sé discutibile, resa ancor più assurda dal fatto che la spesa per vigilare risulterebbe pure maggiore della spesa vigilata.
In tutto ciò, occorre ricordare al Partito Democratico che i fondi pubblici devono seguire le reali esigenze della collettività, secondo un ordine logico e responsabile di priorità.
L’impressione, invece, è che proposte di questo genere siano solo uscite meramente strumentali; anche perché, ammesso e non concesso che vi siano disponibilità di tal genere – e ne saremmo ben lieti tutti se così fosse – allora le priorità di Fara Gera d’Adda sarebbero ben altre, a partire dalla ristrutturazione della scuola elementare».
Un giudizio, quello di Lo Faro, che si fa interprete di un sentimento diffuso: dubbi sull’effettiva efficacia di emendamenti pensati senza una cornice organica né un confronto preliminare con i territori e le amministrazioni locali.
Il caso di Fara Gera d’Adda è dunque emerso come simbolo di un problema più ampio: quello della gestione delle risorse regionali in una fase di congiuntura economica complessa, in cui la spesa deve essere più che mai orientata verso obiettivi chiari, condivisi e sostenibili.
L’assestamento, approvato a seguito di un confronto serrato, rappresenta un passaggio fondamentale per la programmazione delle politiche pubbliche nei prossimi anni. Ma proprio per questo motivo, secondo Fratelli d’Italia e altri esponenti della maggioranza, occorre evitare che diventi occasione per proposte estemporanee, a scapito di una reale visione di sviluppo regionale.
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