Il volo di un bersagliere, la fedeltà di un cuore
Da bersagliere alato a custode di una storia d’amore che sfida il tempo, Massimo Flumeri emerge come protagonista di un racconto che unisce passione militare, dedizione patriottica e un legame umano indissolubile.
Le sue imprese lo hanno portato dalle Forze Armate alla sicurezza tecnica nazionale, distinguendosi per l’impegno nella tutela del Paese e per la progettazione di sistemi strategici in momenti delicati della storia recente.
Ma il cuore della sua esistenza batte in un altrove più silenzioso e profondo: l’amore per Silvia, compagna di vita e di ideali.
Con lei ha condiviso tutto, nella fedeltà discreta di un legame che, pur nella riservatezza, parlava un linguaggio universale: quello della cura reciproca, della presenza costante, della gratitudine quotidiana.
Un amore vissuto con intensità, fino all’ultimo istante, e che oggi continua a vivere nella memoria che Massimo custodisce con forza e tenerezza.
Non è solo il ricordo di una moglie a tenerlo vigile, ma l’urgenza di raccontare ciò che hanno vissuto, perché nulla di ciò che è stato si disperda.
Lo fa attraverso le immagini, le parole, i documenti che ha raccolto con dedizione certosina, come se ogni frammento potesse restituire una scintilla di quella luce condivisa.
Una luce che non vuole tenere per sé, ma restituire al mondo affinché diventi testimonianza, eredità, stimolo per chi ha smarrito il senso profondo dell’amore e della fedeltà.
La sua è una vita attraversata da molteplici ruoli: militare, tecnico, promotore di memoria.
Oggi, attraverso il silenzio della casa di Anzio che un tempo ospitava i loro giorni, Massimo prova a trasformare il dolore in racconto.
Non per nostalgia, ma per dovere verso ciò che hanno costruito insieme.
La sua figura è quella di un uomo che ha scelto di non dimenticare e di non lasciar dimenticare.
Scrivere un libro è il progetto che lo anima.
Un libro che non celebri se stesso, ma racconti ciò che ha reso degna una vita: la fedeltà, l’onore, la bellezza quotidiana di una relazione vissuta fino in fondo. Non sarà una storia romanzata, ma un gesto d’amore.
Per Silvia.
E per tutti coloro che vorranno riconoscersi in una verità semplice e incrollabile: quando si ama davvero, nessuna distanza può spezzare il legame. Nemmeno la morte.
Fonti:
Romano Scaramuzzino, «La storia del bersagliere alato Massimo Flumeri e il grande amore con la moglie Silvia», l’Italiano, 26 gennaio 2024.
www.litalianonews.it
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