“LA SCUOLA AI BAMBINI, IL TERRITORIO AI CITTADINI: I genitori scendono in piazza per maggiore sicurezza”

Nella mattinata del giorno 11 Settembre 2025, si è svolta, nei pressi dell’I.C. BOCCEA 590 nel quartiere Casalotti di Roma, una manifestazione pacifica ed apartitica organizzata dal comitato di quartiere “Casalotti Nostra”, alla quale hanno partecipato i genitori dell’Istituto, i cittadini del quartiere ed alcuni esponenti politici del territorio.
La manifestazione è stata indetta a seguito della disposizione straordinaria della Prefettura di Roma Capitale riguardante l’apertura di un nuovo C.A.S. (Centro di Accoglienza Straordinaria) che dovrebbe ospitare 100 richiedenti asilo e sito nel medesimo stabile dell’istituto sopra citato.
La mobilitazione dei cittadini è scaturita dalla totale assenza di trasparenza e confronto da parte delle istituzioni. Gli stessi organi scolastici non sono stati messi al corrente di quanto disposto dalla Prefettura, anzi, sono stati informati delle loro sorti direttamente dal comitato dei Genitori che da subito si è occupato della questione.
Il caso ha fatto insorgere diversi quesiti: quale sarebbe l’emergenza che ha provocato un così tempestivo intervento per i lavori di ristrutturazione di uno stabile destinato ad una accoglienza “straordinaria”? Si sarebbe potuta scegliere un’ubicazione più adatta per la convivenza pacifica nel quartiere?
È stata considerata la vicinanza del già esistente Centro di Accoglienza ENEA che ospita ben 433 richiedenti asilo, sito in Via di Boccea 530, ad un centinaio di metri sempre dal medesimo istituto?
Sono già state disposte le adeguate misure di sicurezza per garantire il benessere e la tranquillità dei cittadini, in primis degli utenti della scuola?
L’opinione comune tra i genitori ed i cittadini, specialmente i più anziani, sembra quella di non essere convinti di quanto finora stabilito dalla Prefettura a livello specialmente di sicurezza del quartiere. Tali timori sono alimentati dalla mancata informazione e trasparenza, forse voluta, da parte della Prefettura stessa nei confronti degli abitanti di Casalotti.
Non sarebbe la prima volta, fanno notare i genitori, che nelle scuole si consumino molestie, per non dire tragedie fisiche o psicologiche, causate da mancate predisposizioni adeguate da parte di chi, invece, ne sarebbe incaricato.
È stato avviato un accesso agli atti prefettizi, da parte della Commissione Trasparenza del Municipio XIII, e dei verbali dell’osservatorio municipale per la sicurezza atto a chiarire le cause della mancata comunicazione tra le autorità competenti sul territorio e la conseguente assenza di informazioni della popolazione.
Come mai però, solo ora giunge questa interrogazione da parte del municipio che era a conoscenza del caso già da tempo? Riteniamo che sia di primaria importanza saper coniugare le necessità di chi già vive in uno stato emergenziale con i bisogni dei piccoli studenti in piena età formativa.
La mobilitazione del mondo politico avrà risvolti positivi e sostanziali per la risoluzione dei problemi presenti o si dimostrerà solo becera propaganda per le future elezioni?
Quanto riecheggia nella coscienza comune però è un’affermazione chiara e significativa: “É ora che il cittadino si alzi e si mobiliti”.
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